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“COMUNE FESTAIOLO”, LETTERA DI UN NOSTRO LETTORE

Comune e scuole chiudono i battenti per la disinfestazione più lunga d’Italia. Anche se il carnevale non si svolge

Riceviamo da un nostro lettore e volentieri pubblichiamo.

Il carnevale è morto, lo sappiamo. Ieri si è proceduto a celebrare persino il funerale; quindi niente carnevale niente festa, ma… vacanze si. Il comune fa sapere che le scuole resteranno chiuse da sabato a martedì e chissà, conoscendo le usanze locali, scommetto… anche il mercoledì. Dopo aver effettuato la chiusura, caso unico in Italia, per ben due giorni e mezzo per il patrono, adesso anche senza carnevale si chiudono le scuole. Ad essere sinceri la cosa non può stupire più di tanto visto che già alcuni anni addietro quando la festa fu spostata nel mese di Maggio le scuole di fatto restarono chiuse sia a Febbraio che a Maggio. Il motivo è come sempre la disinfestazione che ogni anno, all’avvicinarsi di ogni periodo di festività viene effettuata regolarmente in scuole ed uffici pubblici.

Mi chiedo quanto costano queste operazioni e chi ne verifica la reale esecuzione. In vista anche delle elezioni che si terranno inevitabilmente a Maggio che comporteranno, temo, un ulteriore anticipazione della chiusura già anticipata che ogni anno regolarmente si effettua a Sciacca, data la consueta cattiva abitudine degli studenti, avallata tacitamente da genitori, insegnanti e dirigenti scolastici, di ritirarsi dalle lezioni almeno 10 giorni prima rispetto a quanto stabilito dal calendario, si poteva e doveva approfittare proprio della mancanza della festa per cercare di recuperare utilmente il tempo in vario modo perso.

Ancora una volta però, nessuno tra dirigenti e insegnanti che, a sentir loro, sono sempre più preoccupati dello scadimento della qualità dell’insegnamento ridotto oramai da ogni riforma, Gelmini in testa, a semplice diplomificio, avrà da ridire sul fatto in se, dato che tre-quattro giorni in più di vacanza alla fine fanno comunque comodo a tutti.

Cordialmente, Francesco Ciacco

Caro lettore, in nessun altro Comune d’Italia la disinfestazione dura tanti giorni. Di regola un giorno. Le considerazioni del lettore non sono campate in aria, specie in un momento nel quale la nostra Italia è interessata da manovre finanziarie “lacrime e sangue”. E dire che nella nostra Sciacca i numeri non sono certo positivi. Disoccupazione altissima, attività economiche in crisi e diversi negozi che chiudono. Il Tribunale sta chiudendo, delle Terme si sconosce il destino, l’agricoltura non tira e la pesca è in ginocchio. Eppure, non ci sono cortei cittadini di protesta. C’è la rassegnazione. Tranne che per il carnevale. Guai a toccarlo, quello. Anche se il Comune non può piuù permettersi di accolarsi il costo della festa.

F.C.

Redazione Corriere

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