Una visita ai propri cari che si trasforma in un camel trophy, con percorsi spesso impraticabili per via dell’erba incolta che cresce rigogliosa a ridosso dei loculi e nelle numerose stradine laterali.
Rifiuti ovunque e bidoni che traboccano di rifiuti dove letteralmente non c’è posto nemmeno per un fiore. Questo è il cimitero di Sciacca, così come si presenta al di fuori del periodo dedicato ai defunti, a novembre, che sembra uno di quei luoghi abbandonati in mezzo al deserto.
Occorre una seria programmazione dal Comune per evitare che l’erba cresca così incontrollata e laddove ci sia bisogno, cementare quelle stradine che con la pioggia costringono le persone a immergere le scarpe in veri e proprio torrenti di fango. Davvero non c’è rispetto per i morti… ma neanche per i vivi!
