“Capitale italiana del mare”, parte la sfida: Sciacca, Porto Empedocle e Licata sono pronte ?
Scadenza il 20 gennaio. In palio un contributo di 1 mln di euro. Al momento l’unica città siciliana che ha ufficializzato la sua candidatura è Scicli
Con l’obiettivo di promuovere la cultura marittima italiana e valorizzare le realtà costiere del Paese, il Ministero per la Protezione civile e le Politiche del mare – di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha istituito, con decreto del 4 novembre 2025, il titolo di “Capitale italiana del mare”. Un riconoscimento annuale pensato per sostenere progetti, iniziative e attività legate alla conoscenza del mare, alla tutela della biodiversità e all’uso sostenibile delle risorse marine, favorendo al tempo stesso il confronto e la competizione virtuosa tra i territori. Il 22 dicembre 2025 è stato pubblicato l’Avviso che apre ufficialmente la procedura di selezione per l’edizione 2026. Tutti i Comuni costieri italiani possono presentare la propria candidatura, con la prospettiva di ottenere un contributo di 1 milione di euro destinato al finanziamento del programma annuale di attività culturali e di promozione marittima. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 20 gennaio 2026. Nel panorama nazionale, anche la provincia di Agrigento guarda con interesse all’iniziativa. Sciacca, Porto Empedocle e Licata, tre città dalla forte identità marinara e con tradizioni profondamente legate alla pesca, alla portualità e alla cultura del mare, potrebbero valutare la candidatura. Per tutte e tre, il titolo rappresenterebbe un’occasione strategica per rafforzare la propria immagine, attrarre investimenti e valorizzare il patrimonio costiero e marittimo. La corsa alla prima “Capitale italiana del mare” è dunque ufficialmente aperta, e le città agrigentine potrebbero giocare un ruolo da protagoniste.





