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Caccia alla variante Covid anche in Sicilia

La zona rossa partirà giovedì ma c’è già un nuovo fantasma che aleggia sull’Italia: la nuova variante Covid, molto più contagiosa di quella normale. Una novità che ha spinto subito il governo a sospendere i collegamenti aerei con il Regno Unito e ad aumentare i controlli sugli arrivi, imponendo tamponi e quarantene anche per chi si trova già sul territorio nazionale.

In Sicilia l’assessore regionale Ruggero Razza ieri sera ha reso noto che sono 1.115 i cittadini che, dal 14 dicembre scorso hanno fatto ingresso nel territorio siciliano provenendo dal Regno Unito. Di questi 636 hanno già effettuato il tampone molecolare (ovviamente negativo) prima di arrivare nell’Isola.

La variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna è stata tra l’altro già rintracciata anche in Olanda, Danimarca, Australia e forse Sudafrica. «E’ fuori controllo», hanno ammesso le autorità a Londra, tanto da far raddoppiare i contagi nel Regno in appena una settimana.

Ieri sera alle 20.45 è atterrato all’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino il volo della compagnia Ryanair decollato oggi pomeriggio da Londra Stansted, con a bordo 134 passeggeri, di cui due bambini, più sei dell’equipaggio. I medici dell’Asp di Palermo e dell’Usmaf, Polaria, Enac e Gesap, la società di gestione dell’aeroporto, hanno attivato il canale sanitario e i passeggeri sono stati sottoposti a doppio tampone: antigenico e molecolare. Adesso dovranno osservare 14 giorni di isolamento fiduciario. Le autorità sanitarie hanno inoltre acquisito le liste passeggeri, per monitorare l’andamento della quarantena fiduciaria.

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