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ATTI DESECRETATI, A MARSALA BORSELLINO VENNE LASCIATO SOLO

A Marsala lasciato solo: «Mi sono trovato immediatamente a dover affrontare una assoluta smobilitazione di quella procura della Repubblica».

L’accusa viene da Paolo Borsellino, audito dalla Commissione parlamentare antimafia nel dicembre 1986 a Trapani, nella sua qualità di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, ufficio nel quale si era insediato da appena tre mesi. Gli atti di allora sono visionabili da poche ore, grazie alla desecretazione decisa dalla Commissione antimafia.

Il magistrato accusa senza mezzi termini il Csm: «Malgrado il Consiglio superiore avesse approvato una risoluzione circa la particolare attenzione nei confronti delle province interessate dal fenomeno mafioso, poi, nella pratica attuazione dei fatti, questa attenzione non c’è stata», al punto che le esigenze del tribunale di Mondovì furono ritenute più pressanti di quelle della procura della Repubblica di Marsala «tanto c’è Borsellino; se la sbrighi lui da solo”!.

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