Siccità, La Rocca Ruvolo (FI): “Contributi per laghetti non rappresentano misura strategica”

“A mio avviso, i contributi proposti per i laghetti aziendali non rappresentano una misura strategica per combattere la siccità in Sicilia”

MONTEVAGO- Per la deputata regionale di Forza Italia, Margherita La Rocca Ruvolo, il “punto di partenza dovrebbe essere un serio confronto sì con le organizzazioni di categoria ma anche e soprattutto con gli agricoltori. Durante diverse riunioni con gli agricoltori, alle quali ho partecipato su invito, le proposte e le richieste emerse sono decisamente diverse, più complesse e articolate rispetto a quelle proposte dagli organi istituzionali”. “È inaccettabile – prosegue La Rocca Ruvolo – che si prendano decisioni cruciali per il futuro dell’agricoltura senza parlare con gli agricoltori. Le sigle sindacali e le istituzioni hanno un ruolo importante, ma non possono sostituirsi, ignorandola del tutto, alla voce diretta di chi la siccità la affronta ogni giorno, nei propri terreni. Il confronto diretto con chi vive la campagna e conosce lo stato dei sistemi irrigui del proprio territorio è la condizione essenziale per progettare interventi che funzionino davvero”.

“Il contributo proposto per la realizzazione di laghetti, che potrebbero facilmente anche rimanere senz’acqua, non può essere considerato un sostegno concreto ed efficace. Sarebbe sufficiente informarsi sui costi per la realizzazione di un laghetto. Come sostenuto anche dagli agricoltori, la somma di 10 milioni di euro, proposta in finanziaria, coprirebbe una minima percentuale del costo: un laghetto capace di contenere 10.000 mila metri cubi di acqua per le necessarie irrigazioni ha un costo di circa 80.000 – 100.000 euro. È nostro dovere offrire agli agricoltori soluzioni strutturali e di lungo termine per contrastare la siccità che minaccia le loro piante e le loro aziende. Gli agricoltori necessitano di un sostegno concreto e non di indebitarsi per potere ottenere un contributo irrisorio”. Per La Rocca Ruvolo, “le norme proposte possono e devono essere corrette se non rispondono alle esigenze di chi deve usufruirne”.