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50° TERREMOTO, GLI INTERVENTI DEL COORDINAMENTO DEI SINDACI E DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE

E’ iniziata, a Partanna, con grande emozione la giornata dedicata al 50° anniversario del terremoto che sconvolse la Valle del Belìce. La presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella e l’inno nazionale hanno dato il via all’atteso evento.

Il primo intervento è stato del coordinatore dei sindaci del Belìce, Nicola Catania che è anche sindaco di Partanna. “Grazie grazie Presidente. I belicini hanno voluto che lo Stato fosse presente a questa celebrazione. Anni di lotta e sacrifici hanno caratterizzato questi 50 anni. Noi mandiamo un caloroso abbraccio alla popolazione di Amatrice.  Ci siamo rialzati con orgoglio puntando su cultura e turismo.  Oggi, ci presentiamo per dire che ci siamo. Lo Stato ci osservi. Noi amministratori vogliamo preparare il domani e la memoria non deve essere accostata agli sprechi, alle lacune nei progetti di ricostruzione. Guardiamo con gli occhi in avanti per assicurare un futuro ai nostri giovani. Vogliamo ricostruire il territorio con orgoglio e vogliamo chiudere definitivamente la ricostruzione come definita nel 2016 dalla Commissione ambienteone ambiente.  Noi piccoli comuni rischiamo default, ci hanno negato zona franca e chiediamo con forza una corsia per recuperare il gap”. In conclusione, il coordinamento dei sindaci del Belìce ha chiesto al Presidente della Repubblica “di ricevere al Quirinale una delegazione sindaci”.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha ricordato come la ricostruzione “sia avvenuta tardi e male”. “Già- continua Musumeci- il presidente Regione Piersanti Mattarella denunciò ritardi. Non serve soffermarsi su ritardi,  inchieste e mancati controlli. Se i sindaci chiedono ancora soldi e nel Friuli è già chiusa la ricostruzione post terremto, vuol dire che qui lo Stato non ce l’ha fatta. Ancora oggi non c’è adeguata pianificazione per ridurre rischio sismico. Metà edifici pubblici sono a rischio. Assicuro i sindaci- ha detto Musumeci-, la Regione farà la sua parte per completare ricostruzione. Coraggio, coraggio e determinazione per rialzarci con fede e speranza”, ha concluso.

L’arrivo del Presidente della Repubblica

 

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