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Viabilità agrigentina precaria, Cgil sostiene appello del Sindaci

AGRIGENTO – “La provincia di Agrigento, per quanto riguarda il sistema viario, si caratterizza per investimenti pubblici quasi inesistenti, nonostante la grave condizione infrastrutturale del nostro territorio”.

Lo afferma la Fillea Cgil che denuncia come il sistema di viabilità interna della zona montana oggi è in parte isolato. Per il segretario Vito Baglio ci vogliono “investimenti pubblici ed un’accelerazione della spesa pubblica”.

Il rappresentante sindacale parla di “rilancio delle infrastrutture e fa un primo elenco di cose da fare: completamento dei lavori della S.S. 640 Agrigento-Caltanissetta e della S.S. 189 Agrigento-Palermo; completamento dei lavori sul ponte Morandi (detto anche Akragas 1 e Akragas 2), il cui tratto più lungo è chiuso dal 16/03/2017; interventi sulla rete stradale provinciale in particolare dando priorità alle arterie chiuse ed a quelle ricadenti sul territorio montano tagliato fuori dai collegamenti più importanti. E poi la strada provinciale n. 32 che collega i comuni montani con Ribera e Sciacca.

Secondo la Cgil è necessario, utile ed urgente lo studio e la progettazione ex novo di un’autostrada sul tracciato della S.S. 115 che attraversando 5 provincie (Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa) chiuderebbe l’anello autostradale siciliano ed incrementerebbe l’economia di questa fascia costiera la cui presenza di eccezionali nicchie di produzioni agricole ed artigianali nonché il grande patrimonio artistico, monumentale, culturale, ambientale e paesaggistico fanno la differenza.

Ciò consentirebbe lavoro per le maestranze, le imprese e l’indotto del territorio per qualche decennio oltre ai benefici su Agricoltura, Turismo, Commercio e Artigianato già presente. La Fillea Cgil sostiene l’appello dei Sindaci agrigentini sul finanziamento della SS 115 a chiusura dell’anello autostradale siciliano

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