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“VESSAZIONI NEI CONFRONTI DEL PERSONALE” ALL’OSPEDALE DI SCIACCA

Toni forti da parte del comitato civico sanità nel descrivere la situazione in cui versa l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca.

Di “vessazioni nei confronti del personale e turni dichiarati conformi a legge in palese contraddizione con le unità di personale effettivamente utilizzabile” parla Franco Giordano, rappresentante del comitato in occasione dell’incontro con la deputazione regionale.

Giordano, che è stato medico della struttura sanitaria saccense, ha sottolineato come le criticità negli anni ci sono sempre state e oggi sono ulteriormente accentuate.

Sono da condannare e disincentivare – ha aggiunto – le strategie da tempo in atto per paracadutare nei posti di direttore di unità operative attualmente vacanti, personale selezionato dalla politica, attraverso procedure amministrative che eufemisticamente potremmo definire abbastanza disinvolte; tali metodi servono unicamente a disincentivare le buone pratiche basate sulla competenza e sulla capacita’ di innovazione e a promuovere gli esperti di geopolitica sanitaria e di organizzazione del consenso”.

Per il comitato, “la politica, a tutti i livelli, è chiamata a favorire il ripristino, non solo formale, ma sostanziale delle regole. L’avere di fatto svuotato con un mix di bonapartismo e forme subdole di cooptazione il ruolo dei sindacati, ha fatto si che molti professionisti si siano trovati a dover scegliere tra l’acquiescenza e la rinuncia a far valere i propri diritti”.

Di fatto – dice Giordano – in troppi accettano supinamente richieste di deroghe a precise norme contrattuali, rifugiandosi nella richiesta di tutela a questo o quel politico, riservandosi in pochi casi, magari in prossimità del pensionamento, di affidare ad un legale la tutela dei propri diritti”.

Giuseppe Recca

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