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VALENTI RICOMINCIA DA ZERO. NUOVI INNESTI IN GIUNTA E NOMI “FORTI”

Mentre proseguono gli incontri tra il sindaco Francesca Valenti e le varie delegazioni dei partiti e movimenti che la sostengono, una prassi che ricorda la prima Repubblica, l’orientamento parrebbe quello dell’azzeramento della Giunta. Ripartire da zero e mettere su una nuova schiera di collaboratori in grado di dare la giusta propulsione ad un motore che arranca. Certo, azzerare la Giunta significa contraddire ciò che il sindaco seguita a dire nelle dichiarazioni che rilascia e cioè abbiamo fatto un buon lavoro. Azzerare significa, invece, ammettere che ad un anno dall’elezione la squadra non “tira”. Certamente, per gli attuali assessori, sarebbe un marchio indelebile, come la lettera scarlatta.

Almeno due assessori lascerebbero la poltrona, Annalisa Alonge e Giuseppe Neri. Entrerebbe la Gulotta (Ambrogio spera sempre), mentre il successore di Neri dovrebbe uscire dal cilindro del gruppo Frigerio-Sabella o dal neo premiato a presidente dell’Amat di Palermo, Michele Cimino, bocciato alle scorse elezioni regionali.

Secondo indiscrezioni che sono giunte ai nostri orecchi, il sindaco avrebbe intenzione di rimodulare le deleghe. In verità il compito è sempre arduo perché la nuova e balorda legge elettorale siciliana ha ridotto il numero degli assessori. A Sciacca erano 6 e adesso sono 5. Dunque, il carico di deleghe è un tema che si replicherà.

Il trio Bellanca-Mandracchia-Settecasi sembra intoccabile, ma bisognerà comprendere le deleghe che conserveranno. Molto probabilmente, Paolo Mandracchia potrebbe essere un pò alleggerito da deleghe pesanti che ha e che registrano tutte emergenze: dai rifiuti al randagismo. Ma anche la Polizia Muncipale, aggravata dall’insufficiente personale. La rimodulazione delle deleghe con un innesto, anziché un rinnovamento totale degli assessori, potrebbe innescare altri elementi che renderebbe la maggioranza basculante.

Un azzeramento con dei ritocchi sarebbe, in buona sostanza, poco significativo, né indicativo di un “cambio di passo” auspicato da tutta la maggioranza. La manutenzione straordinaria della macchina Valenti dovrebbe avvenire in tempi brevi in modo tale da metterla a punto già con la ripresa dell’attività dopo agosto.

Ma c’è un altro fronte aperto. La maggioranza attuale imputa il lento cammino della macchina amministrativa alla dirigenza accusata di alzare il freno. Ma anche ad impiegati che non suderebbero abbastanza per remare con ritmi adeguati. Nella scorsa sindacatura, l’ex sindaco Di Paola evidenzio’ che la classe dirigente comunale non soffiava a favore delle vele della nave. Spesso le vele rimanevano prive di forza necessaria per far navigare il bastimento. Venne criticato dall’opposizione la quale ritenne la considerazione di Di Paola una scusa. Ma chi criticava allora oggi si trova, beffa del destino, a muovere le stesse accuse. Dirigenti che da anni sono valutati dal Nucleo delle valutazioni sempre al massimo, raggiungendo tutti gli obiettivi e incassando il massimo dei premi. Peccato che la città abbia una sensazione completamente diversa e vive una realtà nella quale i servizi erogati sono scadenti e la qualità dellla vita è paragonabile a quella del terzo mondo.

In verita , anche l’ex consigliere comunale Mario Turturici, in un suo intervento in aula, sollevo’ il tema dellla classe dirigente non adeguata ai ritmi di un Comune complesso come Sciacca. Fu lasciato solo. Oggi, tutti concordano. Ma l’occasione per aprire la maglia fu persa.

Filippo Cardinale

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