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Vaccini anticovid, la provincia di Agrigento è la prima in Sicilia per numero di somministrazioni

PROVINCIA DI AGRIGENTO. Se la Sicilia accelera sulla vaccinazione, la provincia di Agrigento è virtuosa per le somministrazioni effettuate. In Sicilia sono state somministrate 320.857 dosi (dato aggiornato alle 15 di ieri) sulle 469.325 recapitate: il 68,4 per cento del totale. Così la somministrazione: 180.559 sono andate a operatori sanitari e socio-sanitari, 69.959 al personale non sanitario che opera però negli ospedali, 20.892 a ospiti di Rsa e case di riposo, 28.124 a ultraottantenni, 14.497 a rappresentanti delle forze armate e 6.826 al personale scolastico.

In Sicilia , venerdì si è entrati a regime con 12mila vaccinazioni che hanno consentito la nostra Isola ad piazzarsi al secondo posto in Italia per numero di dosi in un giorno. L’accelerazione è stata soprattutto a Palermo, dove è attivo da mercoledì, alla Fiera del Mediterraneo, il primo dei nove hub provinciali, con 60 postazioni: ieri sono state fatte quasi 1.300 inoculazioni. E oggi sarà inaugurato l’hub di Catania, al mercato ortofrutticolo, con 55 postazioni.

L’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge coprendo almeno 3,5 milioni di siciliani, tuttavia, è lontano. L’assessore alla Salute Ruggero Razza segue la proposta del premier Mario Draghi di fare a tutti la prima dose al più presto, senza accumulare scorte per i richiami, sul modello inglese: “Non so se si possa fare — dice l’assessore — quel che è certo è che chiuderemmo la vaccinazione per gli over 80 accorciando i tempi di almeno il 30 per cento”.

Le province più avanti sono Agrigento e Caltanissetta. Vanno bene anche Trapani e Ragusa. Dopo seguono le altre province con battute d’arresto e ripartenze.

Dunque,  la provincia di Agrigento è virtuosa per le somministrazioni dei vaccini. E’ l’argomento prioritario per il quale l’Asp di Agrigento sta operando in considerazione che “la vaccinazione di massa è la chiave di volta per uscire dalla pandemia”, dice Zappia. Sono stati vaccinati tutti i sanitari e gli infermieri. Attualmente la vaccinazione interessa tutte le forze dell’ordine e il personale scolastico. Il vaccino inoculato per tale fascia è quello della AstraZenica. Il Pfizer, invece, è inoculato per gli over 80, vaccinazione in corso.

“Abbiamo messo in campo-spiega Zappia- con l’aiuto dei direttori di Distretto e dei Direttori dei presidi ospedalieri una serie di punti vaccinali che ci consentono di poter affrontare la vaccinazione in maniera ordinata ma anche in modo confortevole”.   Insomma, Zappia è andato a piè sospinto oltre l’aspetto floreale dei punti vaccinazioni con le strutture Primula, organizzando punti vaccinali sparsi per il territorio e dare così ritmo alle inoculazioni delle dosi.

Per l’inoculazione del vaccino AstraZenica Zappia ha previsto un corposo numero di presidi. C’è il Pta di Agrigento, di Favara, di Canicattì, Bivona, Cammarata, Licata, Palma di Montechiaro, Sciacca, Pte di Menfi e Poliambulatorio Dsb di Ribera.  Sempre per il vaccino AstraZeneca, l’Asp di Agrigento ha raddoppiato i punti vaccinali: sono negli ambulatori dei presidi ospedalieri di Sciacca, Ribera, Agrigento, Canicattì e Licata.

Per quanto riguarda il vaccino Pfizer, esso viene inoculato nei presidi ospedalieri di Sciacca, Ribera, Agrigento, Licato e Canicattì.

Per quanto riguarda la vaccinazione destinata alle forze dell’ordine e al personale scolastico, l’Asp ha organizzato una corsia distinta dalle altre. Ovviamente, l’Asp di Agrigento ha ritenuto utile dirottare le vaccinazioni per i soggetti over 80 nei presidi ospedalieri “poichè sono ambienti protetti specie per i soggetti più sensibili”, aggiunge Zappia.

Dal primo marzo parte un’altra linea di vaccinazione con il Dipartimento Prevenzione che curerà le vaccinazioni a domicilio. “Una macchina organizzativa imponente che certamente non è facile mettere in campo”, evidenzia Zappia. Dunque, via alle vaccinazioni ma anche “in maniera confortevole-aggiunge Zappia- e rendere meno disagevole per i nostri nonnini questo appuntamento così importante”.

“Non posso non sottolineare- rimarca Zappia- che tutto il personale sanitario, a partire dai direttori a quello sanitario e non sanitario, sta mettendo in campo un entusiasmo davvero meraviglioso  che mi lascia particolarmente contento”.

Filippo Cardinale

 

 

 

 

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