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TURISMO PRIMO SEMESTRE: MENO PRESENZE, PIU’ INTROITO DA IMPOSTA SOGGIORNO. TUTTI I DATI

Il bilancio della stagione turistica è ovvio effettuarlo alla fine della medesima. I report ufficiali delle presenze riguardano i primi due trimestri del 2018, quindi il periodo che va da gennaio a giugno. Mancano i mesi clou, luglio, agosto. Ci si attende buoni risultati per settembre e ottobre dalle due grosse strutture, il Verdura Resort e Areoviaggi. Solo in quel momento potrà farsi il bilancio e avere la realtà delle cose, rispetto allo scorso anno. Ricordiamo che il flusso turistico viene considerato sotto due aspetti: gli arrivi, le presenze. Noi prendiamo in considerazione le presenze. Esse non sono altro che la moltiplicazione del soggiorno di un singolo turista moltiplicato per i giorni dei suoi pernottamenti.

I primi tre mesi di quest’anno sono diversi rispetto agli anni scorsi. Infatti, per la prima volta, il Verdura Resort è rimasto chiuso a gennaio e febbraio (anche a dicembre l’attività è rimasta chiusa). Due mesi che incidono anche perché la struttura di sir Rocco Forte è quella che dai clienti incassa la massima cifra dell’imposta di soggiorno, cioè 5 euro. Aeroviaggi incassa 2.5 euro.

Ma vediamo in cifre il primo semestre dell’anno in corso. Le presenze sono state 121.227, mentre lo scorso anno se ne sono registrate 152.649. Dunque, nel primo semestre il calo di presenze è stato di 31.422 pari al 20,5%. Di segno opposto, quindi positivo, il riscontro delle entrate dell’imposta di soggiorno, che proprio dall’inizio dell’anno ha subito una rivisitazione della cifra verso l’alto. Il Comune, nel primo semestre, ha incassato 355.482 euro contro i 286.816 dello scorso anno. Dunque, un aumento di 68.666 euro pari al 23,9%.

Oltre al fatto che il Verdura Resort sia stato chiuso nei mesi di gennaio e febbraio, c’è anche da considerare che per un periodo limitato Aeroviaggi avrebbe dirottato parte del flusso delle presenze di un suo albergo saccense, rispetto ai quattro, in un’altra struttura appena inaugurata fuori dal territorio saccense.

Nel primo semestre 2018, il Verdura Resort ha registrato 28.806 presenze contro le 36.288 dello stesso periodo dell’anno scorso, pari a -7.482; Aeroviaggi ha segnato 77.564 presenze contro le 99.112 dello scorso anno (stesso periodo) con – 21.548.

Le presenze nei B&B sono state 9.489, mentre nello stesso periodo dello scorso anno si sono avute 11.818 presenze, quindi -2.329 in questo primo semestre.

Ma non bisogna dimenticare l’effetto negativo della forte diminuzione delle tratte aree della Ryanair per quanto riguarda l’aeroporto di Birgi. Un dato fortemente negativo che ha messo in serie difficoltà anche la provincia di Trapani. In ogni caso, è necessario attendere il mese di ottobre per trarre un bilancio veritiero, anche perché Aeroviaggi ha annunciato il pienone fino a quella data. Dall’altro lato, però, c’è un dato importante: in Sicilia l’afflusso dei turisti è aumentato sensibilmente.

Luglio, agosto e settembre lo scorso anno hanno portato a Sciacca 177 mila presenze. Il calo non dovrebbe, almeno in questo trimestre, replicare quel -20.5% del primo semestre. Molto probabilmente, un calo ci sarà, ma il Comune potrà sempre contare su un aumento di circa 200 mila euro di imposta di soggiorno rispetto allo scorso anno e attestarsi attorno agli 800 mila euro.

Per quanto riguarda il secondo trimestre 2018, quello che apre la pista alla stagione (aprile-maggio-giugno), la comparazione con lo stesso trimestre dello scorso anno è la seguente. Nel 2017 le presenze sono state 135.319, quest’anno 110.778, dunque -24.541 pari a -18,13%. Per quanto riguarda l’imposta di soggiorno, nel periodo preso in comparazione, nel 2017 l’introito è stato di 243.610 euro, nel 2018 di 322.268

I dati riportati, ovviamente, fanno riferimento a realtà regolarmente registrate e ben conosciute dal Comune. Rimane una certezza. Le strutture che fanno i numeri sono limitate, e quindi i posti letto. Per aumentare sensibilmente le presenze servono nuove e importanti strutture. Fare “promozione” ha un limite proprio nel fatto del perimetro “chiuso” della disponibilità dei posti letto. Per quanto riguardala destagionalizzazione, è meglio non parlarne. Attrarre presenze nel periodo autunnale-invernale significa diversificare l’offerta: congressuale, religiosa, sportiva, etc. Ma senza strutture adeguate come è possibile?

Filippo Cardinale

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