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Turismo, presentato da “Sciacca Terme Rinasce” il progetto di valorizzazione turistica

SCIACCA. Le idee devono diventare fatti e questi hanno bisogno di buona visione, progettualità ma soprattutto una sinergia capace di coinvolgere tutti gli attori di un territorio, non solo operatori turistici. Insomma, una vera valorizzazione del turismo vede necessariamente poggiarsi sulla solida base della cultura dell’accoglienza dell’offerta dei servizi.

Stamane, l’associazione “Sciacca Terme Rinasce”, presieduta dal chirurgo Carmelo Sciumè, e di cui è autorevole componente l’architetto Michele Ferrara, ha illustrato un primo progetto concreto nel corso della conferenza stampa.

“Sciacca può puntare ad uno sviluppo turistico condivisibile anche dalle attuali strutture ricettive esistenti (Sciacca mare, Resort Verdura etc.). L’opera di riqualificazione dell’offerta è impegnativa ma non eccessivamente onerosa quindi realizzabile da Associazioni, Imprenditoria locale e Forze politiche”. Bisogna che le forze della città si uniscano e diventino sinergiche”.

Un “progetto turistico” che prevede di accogliere in città gruppi di turisti del “Tour di Sicilia”, con visite giornaliere. Pilastro diventa il concetto di welcome, “che mette al centro l’uomo/visitatore quale individuo portatore di esperienza e sensibilità che la visita di Sciacca deve arricchire con proposte cariche di contenuti emozionali”.

Paolo Di Gregorio, importante tour operator,  è convinto che “per accogliere i gruppi in Tour di Sicilia, bisogna prepararsi ad implementare standard di servizi sia pubblici che privati (lavorando insieme sinergicamente), fortemente orientati a un concetto di welcome. Sciacca deve arricchire l’attrattiva con proposte cariche di contenuti emozionali”.

Ecco, allora, che nel progetto di “Sciacca Terme Rinasce” prioritari diventa “enfatizzare enfatizzare le unicità della destinazione:  Terme Selinuntine, il Castello e la sua storia, la Cultura, la Civiltà e l’arte della Ceramica con un Museo di Eccellenza ed artigiani pronti a mostrare la loro arte e a raccontarsi, i percorsi storico/tematici e l’urbanistica degli antichi quartieri e i negozi di artigianato locale, la storia antica raccontata da chiese e palazzi, il periodo medievale con la presenza dei Cavalieri Teutonici legati a Federico II di Svevia, le eccellenze agroalimentari e della pesca con la possibilità di visitare aziende ittiche e magari pranzare in una di queste, seguendo un percorso sensoriale cibo/vino legato al territorio, per poi proseguire con il Tour di Sicilia”, rimarca Di Gregorio.

Bisogna, dunque, incrementare i servizi e organizzare i parcheggi per i pullman, moderni, confortevoli, attrezzati e costantemente mantenuti. Un progetto di attrazione turistica in cui l’accoglienza è il valore aggiunto che deve necessariamente “coinvolgere in questo rinascimento gli intellettuali della città fra storici e letterati, studiosi delle tradizioni, imprenditori ed artisti della ceramica, la migliore classe produttiva ed illuminata della città che deve condividere il vostro progetto e contribuire ad un nuovo sviluppo turistico di Sciacca”.

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