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Tregua finita: Consulta torna all’attacco di Aica: “Impegni non mantenuti”

Hanno dato il benvenuto al nuovo prefetto Filippo Romano e tornano all’attacco sollecitando i vertici dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini a rispettare gli impegni assunti in sede prefettizia lo scorso 27 aprile.

Sono le associazioni che compongono la Consulta di Aica, già pronti a sollecitare il nuovo Prefetto, nelle stesse forme con cui chiedevano al precedente di tenere costantemente accesa l’attenzione sul servizio idrico in provincia. Dal confronto voluto due mesi fa dall’ex Prefetto Maria Rita Cocciufa dopo mesi di polemiche tra associazioni e vertici di Aica e Ati, vennero fuori segni di disponibilità da parte di tutti a collaborare nell’interesse comune. All’epoca la chiamammo “tregua”.

In effetti si è trattato di una sospensione temporanea delle ostilità visto che oggi la Consulta con una lettere aperta al nuovo Prefetto esprime disappunto per essere costretta a sottolineare come, a distanza di 30 giorni da quell’incontro e a distanza di tre settimane dal reitero della richiesta degli atti, nessun a risposta sarebbe pervenuta da parte dei vertici dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini. Alvise Gangarossa, presidente della Consulta, richiama al nuovo Prefetto Filippo Romano tutti i passaggi della storia recente del servizio idrico in provincia di Agrigento, dalla interdittiva antimafia comminata a Girgenti Acque nel 2018, all’avvio del percorso che ha portato alla ripubblicizzazione del servizio con il nuovo gestore pubblico, oggi Aica. Fino ai fatti di oggi, agli impegni presi e non mantenuti lo scorso 27 aprile.

“Per dar seguito a quanto stabilito in quella occasione – dice Gangarossa – abbiamo inviato una richiesta di documentazione il 5 maggio, propedeutica all’avvio delle interlocuzioni raccomandate dal Prefetto Cocciufa e promesse dai vertici di Aica, ma ad oggi non abbiamo risposte”. La Consulta si riferisce al bilancio consuntivo 2022 e previsionale 2022-2024, le relazioni semestrali sul livello dei servizi erogati e sulla gestione complessiva dell’azienda, riscontro della diffida del 28-1-2023 e report sulla realizzabilità effettiva del REACT-EU entro il 31-12-2023, report sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie, il luogo, il titolo, l’ordine di priorità e il costo. “I documenti richiesti – dice la Consulta – sono di fondamentale importanza per la comprensione della condizione aziendale, dovrebbero essere pubblici e già pubblicati, a norma di statuto, sul sito aziendale”.

Giuseppe Recca

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