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TRE PROGETTI PER RECUPERO DI VECCHI IMMOBILI PER 1 MLN DI EURO

Oltre 1 milione di euro per  tre progetti avanzati dall’Amministrazione comunale per partecipare alla “seconda finestra” dell’azione 9.6.6 dell’Avviso del PO FESR 2014/2020.  Lo comunicano il sindaco Francesca Valenti  e gli assessori ai Lavori Pubblici Giuseppe Neri e alle Politiche Sociali Annalisa Alongi.

Gli interventi per i quali è stato chiesto il finanziamento sono i seguenti:

BENE CONFISCATO  Lavori di riqualificazione funzionale di un bene confiscato alla mafia di proprietà dell’Ente, sito in via Caricatore n. 28, da destinare a centro servizi per il cittadino di Sciacca (importo richiesto 500.000 euro);

PALLONE TENDA Lavori di rifunzionalizzazione edilizia dell’immobile di proprietà pubblica ai fini della realizzazione di spazi aggregativi legati alle attività di quartiere e riqualificazione di aree per attività sportive collettive nel Pallone Tenda sito in località Perriera (importo richiesto 600.000 euro)

RACCOMANDATA Progetto di completamento e riuso funzionale dell’ex complesso della Raccomandata di Sciacca (importo richiesto 150.000 euro).

Le tre istanze di finanziamento per un ammontare complessivo di 1 milione e 250 mila euro sono state inoltrate in via telematica (PEC) all’Assessorato alla Famiglia – Dipartimento Famiglia.

L’Avviso del PO FESR  2014/2020, “seconda finestra” dell’Azione 9.6.6  prevede “Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di proprietà pubblica con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie”. Alla seconda finestra dell’Avviso sono destinate risorse pari  a 18.698.319,62 euro, integrabili ulteriormente con risorse che dovessero rendersi disponibili a seguito dell’approvazione della graduatoria definitiva delle domande presentate nell’ambito della prima finestra.

L’azione si propone di sostenere interventi di recupero, adeguamento e rifunzionalizzazione di immobili (spazi ed edifici), con particolare riferimento ai beni sottratti alla criminalità organizzata, da parte di enti locali da destinare all’erogazione di servizi e attività sociali e/o con funzioni di animazione socio-culturale e sportiva, la cui destinazione d’uso sociale è condivisa e anche costruita con la popolazione residente e gli attori del volontariato, associazionismo, terzo settore operanti a livello territoriale.

 

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