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TERRENI INCOLTI, QUANDO IL COMUNE DA’ IL CATTIVO ESEMPIO

Abbiamo tutti nella mente le immagini degli incendi che hanno colpito la nostra Sciacca. Fatti di cronaca che hanno messo a repentaglio l’incolumità pubblica e devastato ampie aree di zone boschive.

Il Comune ha imposto (ma lo fa ogni anno) ai proprietari dei terreni incolti di provvedere alla loro cura, rimuovendo le sterpaglie e tutto quanto possa provocare incendi. Anche la Procura della Repubblica ha inasprito la lotta contro chi provoca gli incendi, elaborando e sottoscrivendo con le forze dell’ordine un protocollo d’intesa mirato a individuare chi, per vari motivi, anche per incuria, provoca incendi.

Osservando la casa per gli anziani di via Allende, una domanda nasce spontanea. Perché il Comune intima i privati a fare pulizia dei terreni incolti, mentre esso stesso lascia i suoi in preda a giungle di erbacce e sterpaglie?

La casa per gli anziani è completa, è stata presentata un’offerta per la gestione. Ma nel frattempo, tutta l’area di pertinenza è un serio pericolo sia per la struttura stessa, sia per gli edifici che sono a ridosso. Tra l’altro, a fianco c’è il Commissariato di Polizia e decine di condomini.

Una cura dei propri terreni comunali darebbe anche un buon esempio a quei privati che continuano a fregarsene delle ordinanze sindacali.

Filippo Cardinale

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