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TERME, TRA IL VECCHIO E IL NULLA

Se dovessimo fare la conta delle interlocuzioni dei nostri “politici” locali con la Regione sul tema delle terme dovremmo registrare che la risorsa abbandonata, degradata, chiusa, dovrebbe non solo essere già aperta, ma anche essere rilanciata a livello mondiale.

Ex parlamentari di lungo corso, neo parlamentari regionali, sindaco, fanno la spola tra Sciacca e Palermo per narrare passi mirabolanti sulle terme. Stessa parte della politica, tra l’altro, che ha sancito la chiusura delle Terme, il Governo Crocetta. Né è valso il mea culpa dell’ex assessore regionale, il renziano Baccei, che a Sciacca venne a riconoscere, nel contesto di una recita da farsa, l’enorme errore commesso nel decretare la fine delle attività delle strutture termali.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Il verbale di consistenza dopo sei mesi è allo stato fetale. Le interlocuzioni dei politici e delle istituzioni raccontano il nulla. La prova sono le dimissioni del Consigliere comunale Cinzia Deliberto da componente e da presidente dell’inutile Commissione speciale sulle Terme istituita per volontà dell’attuale maggioranza. Tre riunioni in cui si è celebrato il nulla. Ma soprattutto, la mancanza di notizie e di interlocuzione tra la Commissione e l’Amministrazione comunale. Si è celebrata l’istituzione di una Commissione semplicemente inutile.

Lunedì scorso, in forma pomposa, si è svolta la “celebrazione” dell’insediamento del nuovo presidente della Commissione sulle terme. Una pomposità che copre malamente l’ingiustizia che lo stesso nuovo componente ha subito dal suo partito e che si è palesemente manifestata già con l’insediamento del nuovo Consiglio comunale lo scorso anno, privandolo di una meritata e significativa carica istituzionale che avrebbe ricoperto, innalzando, senza dubbio, l’asticella della qualità della medesima.

Non sappiamo quali carte abbia consegnato alla Procura della Repubblica di Sciacca il nuovo assessore regionale all’Economia. Ma se ha compiuto tale passo significa che ci sono passaggi oscuri che meritano attenzione da parte della magistratura. E se così fosse, significa che ci sono ostacoli nel proseguire procedure che sarebbero deragliate dal binario della legittimità.

E mentre le terme sono immobili ed ermeticamente chiuse, le interlocuzioni continuano. Come quella dell’ex parlamentare Nuccio Cusumano, che in questi giorni sulla questione terme ha diffusamente parlato con il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè, in un lungo e cordiale incontro perché dall’alto della sua funzione istituzionale si faccia interprete delle aspettative della città rispetto alla riapertura delle Terme.

Lo stesso politico  esulta per l’insediamento della Commissione Speciale sulle Terme che rappresenta il segno del ritorno al confronto, della idea della partecipazione attiva di tutte le componenti politiche, civiche, associative e istituzionali.

Sulle terme il nostro giornale ha scritto chilometri di articoli. Basta consultare l’archivio. Sono indicate anche le responsabilità, ma anche il riciclo del vecchio che tenta si spacciarsi per il nuovo.

Filippo Cardinale

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