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TERME, MUSUMECI ANNUNCIA LA PUBBLICAZIONE DEL BANDO. MANCANO LE STUFE VAPOROSE E I DUE ALBERGHI DI SAN CALOGERO

“Altro passo in avanti per arrivare alla riapertura delle Terme di Sciacca”. Lo afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci nell’annunciare che è stato “predisposto il bando per l’affidamento in concessione e la gestione dello stabilimento saccense”.

Come è noto, lo abbiamo pubblicato ieri sulla nostra testata, il bando, elaborato dall’assessorato regionale dell’Economia, d’intesa con il Comune, prevede che le domande vadano presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale della Comunità europea.

Gli immobili individuati e disponibili sono composti da: gli stabilimenti “Nuove Terme” e “Vecchie Terme”, il Grand Hotel delle Terme, il Parco delle Terme, le piscine Molinelli e quelle sulfuree coperte. Rimangono esclusi, quindi gli alberghi di San Calogero e le stufe vaporose, oltre all’ex Motel Agip. Una sorta di spezzatino.

Precondizione necessaria per la partecipazione al bando è il possesso dei requisiti adeguati di capacità economica-finanziaria e tecnica commisurata al tipo di progetto e investimento dagli stessi proposto. Gli interessati dovranno anche dimostrare di possedere adeguata esperienza nel settore turistico-termale e di avere realizzato nel settore, negli ultimi 10 anni, investimenti per un importo almeno pari a quello previsto dal progetto proposto.

Il bando prevede l’esenzione del pagamento del canone di affitto per i primi tre anni. In verità, un periodo molto breve e che difficilmente sarà motivo attrattore per gli eventuali imprenditori.

“Vogliamo attivare un’offerta che metta insieme le tradizionali mete turistiche con una rete di centri d’eccellenza per le cure termali e il benessere fisico. Un modo per ampliare e destagionalizzare i flussi di visitatori che scelgono la nostra Isola. Le ricadute sul territorio, non solo di Sciacca, saranno evidenti: il segmento del turismo termale può e deve integrarsi alle altre offerte, con ricadute significative sull’intero territorio”, dice Musumeci.

La durata della concessione sarà determinata sulla base del progetto selezionato e non potrà essere comunque superiore ai trenta anni. Per i primi tre anni, a titolo di compensazione per le spese sostenute per la realizzazione del progetto, il complesso potrà essere gestito a titolo gratuito, cioè senza il pagamento del canone di locazione. Alla scadenza del triennio, certificato il rispetto dei tempi previsti per la realizzazione del progetto, l’amministrazione stabilirà la misura del canone tramite valutazione dell’Agenzia delle entrate ovvero dell’ufficio del Genio civile territorialmente competente.

L’annuncio di Musumeci presuppone che la vicenda del bando sia già chiusa e non ci sono margini di intervento da parte delle associazioni o da parte del Consiglio comunale. Cade anche l’idea del sindaco Francesca Valenti di escludere il Parco delle Terme dal bando per una gestione diretta da parte del Comune.

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