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Terme, le novità di Musumeci & Armao e i dubbi di Zammuto

Franco Zammuto

SCIACCA. Ieri abbiamo pubblicato un articolo del professore Rosario Faraci, professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese al Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università degli Studi di Catania, e profondo conoscitore della questione che riguarda le terme di Acireale e di Sciacca. Negli anni, abbiamo più volte ospitato nella nostra testata giornalistica interventi del Professore.

Oggi, prendiamo una riflessione del coordinatore del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca, Franco Zammuto. Riflessione che compie dopo la lettura dell’articolo.  “Da mesi come Comitato per il Patrimonio Termale di Sciacca- scrive Zammuto- abbiamo chiesto al governo regionale Siciliano di inserire tra i programmi-progetti da finanziare attraverso i Next Generation EU anche le terme siciliane. Nessuna risposta ufficiale o ufficiosa ci è pervenuta da alcuno. Oggi (ieri N.d.r.) il “Corriere di Sciacca” ha pubblicato un articolo di Rosario Faraci, docente di economia, che ha scritto per Sicilia Network, dal quale abbiamo appreso che la regione Sicilia ha inserito tra i progetti da finanziare le terme siciliane”.

Qui, Zammuto pone alcuni interrogativi. “Perché il Governo regionale non ha inteso rispondere alle nostre proposte dicendoci o facendoci sapere da terzi che si era già provveduto? Non siamo degni di essere presi in considerazione? Ma il comune era informato di tutto questo?”

Zammuto continua  evidenziando che quanto scritto dal professore Faraci “solleva molte perplessità e dubbi che coincidono con molti dei dubbi che noi come Comitato abbiamo sollevato da tempo. La più rilevante è se la novità che le terme saranno affidate all’INAIL e Federterme è coerente con la legge 11 del 2010 che ha previsto la messa in liquidazione delle terme di Sciacca e Acireale”.

Infine, Zammuto pone un altro punto di domanda. “Chiedere lumi è concesso? Se non agli insignificanti Comitati, almeno i Comuni interessati meritano di essere informati? A meno che i Comuni non fossero già stati informati di tutto. E in questo caso…..”.

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