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TERME, I BENI SONO ANCORA DELLA REGIONE. M5S:”ISTITUIRE TAVOLO TECNICO”

Al di là delle date diffuse, certamente con una dose di eccessivo ottimismo, la realtà odierna sull’iter del trasferimento dei beni termali alla Regione è che i beni sono ancora della Terme di Sciacca Spa. Infatti, il trasferimento dei beni e dell’usufrutto non è stato ancora completato, né, dunque, licenziato. Ci sono ancora dei documenti mancanti e si attende, ancora, la stima economica dell’Agenzia del Territorio. Completati queste adempimenti, la procedura si completa con rogito notarile. Il provvedimento che, invece, non necessita della stipula davanti ad un notaio è la concessione dei beni che la Regione “può” indirizzare al Comune di Sciacca. Questo è un atto esclusivamente amministrativo che non necessita di rogito notarile.

Tra l’altro, risultaebbe ancora non definita la transazione tra il Comune di Sciacca e la Terme di Sciacca Spa sul debito di circa 1 milione di euro che la società termale deve all’Ente per tasse locali arretrate.

Nelle poche righe contenute nella finanziaria dello scorso anno, che riguardano il riacquisto dei beni termali in capo alla Terme di Sciacca Spa e della cessazione dell’usufrutto di cui è beneficiario la stessa società, è sottolineato “può concedere”. Una frase che ha un significato bel preciso e che allora fu suggerita dall’ex sindaco Di Paola per mettere a riparo il Comune da eventuali oneri che sarebbero stati non sopportabili per l’Ente. Tradotto significa. Prima vediamo le condizioni, valutiamole, se poi esse non sono sabbie mobili dove essere inghiottiti, possiamo procedere.

Ed è anche la logica con la quale si sta muovendo il M5S di Sciacca. “Ad oggi- chiosano i consiglieri comunali grillini Teresa Bilello e Alessandro Curreri- le terme sono ovviamente chiuse, non sono ancora state date in concessione al Comune di Sciacca, i tempi non sono stati rispettati, anzi ulteriormente dilatati, e nessuno ne parla: né il centrodestra né il centrosinistra”. Di recente, il sindaco Francesca Valenti aveva annunciato che entro il 31 luglio la Regione avrebbe fatto pervenire la concessione al Comune. E i grillini rimartcano come “il modo di agire di certa politica sia sempre lo stesso: si preferiscono gli annunci pomposi ai fatti concreti”.

I grillini non chiediamo “bacchette magiche” per risolvere i problemi, “ma prima di tutto trasparenza e lealtà nei confronti dei cittadini saccensi che non possono essere più tenuti all’oscuro sul reale stato delle cose”.

Il M5S sulle terme ha tracciato una precisa direttiva, un preciso percorso, consapevoli che “per poter riaprire il complesso termale i tempi sono ancora lunghi”.

Tempi lunghi perché, aggiungono i grillini, “i passi da seguire, alcuni dei quali incompleti, altri neanche avviati, sono principalmente tre: ricongiungimento dei beni in usufrutto alla Società Terme Spa alla Regione; atto di concessione dei beni termali al Comune di Sciacca; pubblicazione dei bandi di affidamento per la gestione degli stessi”.

Ma al centro della loro visione sulle terme c’è l’idea della “costituzione di un tavolo tecnico e politico, il cui primo obiettivo sarà definire un “metodo” di lavoro adeguato, affrontando la questione della definizione dei bandi d’affidamento con competenza e professionalità e, soprattutto, lontano dai giochi di spartizioni politiche del passato”. Per i grillini, “è prioritaria la programmazione degli obiettivi e la definizione degli strumenti di controllo dei risultati, lo sviluppo di un business plan che dimostri con numeri e fatti concreti quale sia la soluzione migliore per la futura gestione del complesso termale”.

Filippo Cardinale

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