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Terme: dopo l’entusiasmo della politica, potrebbe esserci la doccia fredda della CDP: interessata solo ad una parte

SCIACCA- Capita costantemente nella storia delle Terme, almeno dal 2005 in avanti. All’entusiasmo della classe politica segue, con costanza, una realtà diversa che smorza le facili autoreferenze. La Cassa Depositi e Prestiti avrebbe l’obiettivo di investire solo su alcune strutture, ad esempio il Grand Hotel delle Terme e le piscine, e non sull’intero patrimonio termale di Sciacca.

E il rischio spezzatino è un’altra costante. A evidenziare tale circostanza, il vice sindaco Gianluca Fisco nel corso della registrazione della trasmissione l’Ospite di Rmk che andrà in onda domani.

La proposta formulata comprende tutto il patrimonio termale saccense, ha dichiarato Fisco, ma non si può escludere che Cassa Depositi e Prestiti decida di investire solo su una parte, quella che ritiene maggiormente in linea con i propri obiettivi.

Un acquisto parziale sarebbe un danno rispetto alle aspettative che la città ha nutrito verso il possibile investimento di Cassa Depositi e Prestiti e alla successiva speranza di vedere riaperte le Terme di Sciacca. Lo sarebbe poiché per gli investitori privati rimarrebbe una pietanza scipita, smorzata. Perderebbe quel valore di prospettiva che avrebbe la forza di calamitare investimenti. Insomma, si prospetta un’opportunità che non è quella desiderata.

L’intenzione della Cassa Depositi e Prestiti era stata sussurrata dall’onorevole Carmelo Pace al sindaco in occasione degli auguri dello scorso Natale nella cerimonia organizzata nella sede della Prefettura.

Filippo Cardinale

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