Giornata, quella di ieri, dedicata alla questione delle terme. Un incontro si è svolto con l’assessore regionale Baccei, a Palermo, organizzato da Nuccio Cusumano, al quale era presente una delegazione dei gruppi dirigenti locali del PD e di Sciacca Democratica.
“Finalmente- dichiara Nuccio Cusumano- si esce dal tunnel nefasto e si intravedono le luci. Per tirare fuori dalle acque paludose le terme è necessario ricorrere a norme inequivocabili e certe. Siamo sulla buona strada, sulla strada dei fatti e non delle enunciazioni effimere che nulla risolvono”.
La novità emersa, e che rappresenta un fatto di novità, è la soluzione legislativa che “restituisce una visione organica e strutturale al tema del rilancio del termalismo siciliano che, secondo stime emerse nell’incontro di ieri con l’Assessore Baccei, varrebbe circa un punto di PIL siciliano e la cui unica vera speranza dipende dalla possibilità, senza per questo stravolgere il quadro normativo vigente, di avviare un iter attraverso il quale fare una valutazione compensativa fra esposizione debitoria e valore degli oneri concessori ricadenti in capo alle stazioni termali di Sciacca ed Acireale, provare a riacquisire in modo organico in capo alla regione stessa la piena disponibilità dell’intero patrimonio e successivamente decidere se affidarlo ai Comuni affinché siano essi stessi ad avviare le procedure di affidamento in concessione a privati di sicura solidità e competenza, ovvero pensare di avviare in prima persona e senza filtri tali procedure di affidamento a mezzo bando pubblico”.
“Continueremo a vigilare e sollecitare il Governo- è scritto in una nota congiunta del Pd e Sciacca Democratica- perché l’esperienza del più recente passato ci impone di non poterci accontentare di impegni verbali; pertanto fin quando il ddl di cui si è discusso non sarà pronto e presentato l’attenzione sarà da parte nostra massima; e lo sarà ancora di più fin quando esso non diverrà legge della regione”.
“Una cosa sola ci ha amareggiato- continua la nota- in una giornata tutto sommato buona: sembrava quasi che ieri sera in sede di dibattito consiliare, gli amici del centro destra fossero quasi rattristati alla notizia di aver finalmente trovato una soluzione non pasticciata e di lungo respiro; sembrava che la notizia di un clima di rinnovato confronto fra Sciacca e Palermo desse loro quasi fastidio; non sarà forse che qualcuno, in casa NCD, già pregustava il piacere di farsi campagna elettorale puntando tutto sul vittimismo contro la regione comunista brutta e cattiva e che invece dover fare i conti con un clima politico diverso rompe le uova nel paniere? O forse da fastidio dover constatare come il centro sinistra saccense sia riuscito laddove la prosopopea e la supposta autorevolezza dell’attuale compagine di governo in tanti mesi non ha portato risultati? “
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