Site icon Corriere di Sciacca

TERME, BACCEI CONFERMA CHE IL PATRIMONIO DEVE ESSERE ANCORA RIUNIFICATO

Le terme costringono a clamorosi errori, ansie, premure eccessive nell’accelerare tempi che, purtroppo, seguono sempre quelli lenti della Regione. E mentre il sindaco Francesca Valenti attende la concessione dei beni che doveva pervenire a fine luglio, l’assessore regionale all’economia, Baccei, sente il bisogno di esporre la verità. Quella verità che noi del Corriere di Sciacca sulle terme abbiamo sempre scritto e diffuso con certezza e cognizione di causa. Una nota, quella di Baccei, che sembra essere una giustificazione richiesta dal sindaco Valenti a giustificazione del ritardo rispetto a quanto aveva, settimane fa, dichiarato il sindaco Valenti e cioè che sarebbe arrivata entro il 31 luglio al Comune la concessione. dei beni.

Baccei, in una nota stampa di oggi, comunica che (finalmente) è stato attribuito il valore del Piccolo Albergo San Calogero da parte dell’Agenzia delle Entrate. E poi aggiunge: “Il percorso molto elaborato posto in essere dall’Assessorato dell’economia, dopo il primo step realizzatosi con la vendita delle Piscine Molinelli ed il conseguente pagamento dei creditori della società, a brevissimo, vedrà la restituzione al Patrimonio della Regione siciliana di tutti gli altri beni di proprietà della Società Terme di Sciacca (il Piccolo Albergo San Calogero, le Piscine all’interno del Parco, centro produzione accumulo acque e l’ex Motel Agip, oltre i beni mobili) e di quelli concessi alla stessa in usufrutto trentennale”.

Dunque, i beni ancora devono essere trasferiti con rogito notarile alla Regione e attualmente sono ancora della Terme di Sciacca Spa.  Baccei fa sapere che “gli uffici dell’Assessorato Economia ed il liquidatore stanno predisponendo la documentazione necessaria per giungere entro i primi di settembre alla stipula dell’atto notarile di riunificazione del patrimonio”.

“Contemporaneamente verrà predisposto l’atto di concessione del complesso termale dalla Regione al Comune di Sciacca”, atto che non necessita di rogito notarile. Al contrario di quanto afferma il sindaco Valenti.
“Con la stipula dell’atto notarile si chiude una lunga ed annosa vicenda, riconsegnando alla città di Sciacca il complesso termale finalizzato al suo rilancio”, scrive Baccei, aggiungendo che sarà “una grande occasione per  far ripartire un settore strategico nell’economia della città con prevedibili ricadute occupazionali nell’intero indotto”.

Le cose non stanno così poiché  manca poi la fase più delicata: quella del bando di evidenza pubblica e internazionale per l’affidamento delle terme. Di certo, c’è che quando giungerà la concessione al Comune, inizierà la fase più difficile della storia delle terme. Fase che può rappresentare il colpo di grazia. Con la concessione un dato è certo: la Regione si toglie dalle mani la patata bollente. 

 Sarebbe assai opportuno, che si istituisse quel tavolo tecnico che da molte parti, in città, viene invocato, sia da qualche forza politica come Mizzica e M5S, ma anche dai sindacati. Prima di “ricevere” in dono la concessione dei beni (non la proprietà) è bene comunicare alla città le condizioni, gli oneri, e come questa Amministrazione intende procedere sia con il bando che con le modalità di eventuale affidamento a terzi.

Filippo Cardinale

Exit mobile version