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TERME, ACQUISTO PISCINE MOLINELLI: IL DIPARTIMENTO ECONOMIA VUOLE RENDERE NULLO L’ATTO

Un aspetto è stato fatto emergere dal Comitato Civico Patrimonio Termale nel corso della conferenza stampa di qualche giorni fa. Un aspetto che rende palese in che misura la questione delle terme subisce le tempeste burocratiche tra Dipartimenti della stessa Regione. Dipartimenti che dovrebbero essere in sinergia, seguire le importanti vicende che riguardano i beni della Regione, come le Terme, per evitare l’insorgere di problemi che si trasformano in matasse difficili da dipanare.

Il Comitato Civico Patrimonio Termale ha fatto emergere che il “Dipartimento delle Finanze e del Credito ha chiesto la declaratoria di nullità in base alla convinzione che tale atto costituisca violazione della norma sul divieto di soccorso finanziario”.

Tale aspetto è stato tenuto celato nonostante tra la Regione e il Comune ci sia un copioso scambio di corrispondenza in funzione dell’atto di concessione dei beni termali (non ancora esecutivo).  Per il Comitato tale “rilievo del Dipartimento è infondato, come ha avuto modo di evidienziare l’Ufficio Speciale per la Chiusura delle Liquidazioni dello stesso assessorato regionale dell’Economia (nota del 22 maggio 2019)”.  Dunque, uno scontro tra uffici dello stesso assessorato guidato da Gaetano Armao.

Il Comitato sostiene che “l’atto di acquisto di un bene di proprietà di una società a partecipazione pubblica non rientra tra le ipotesi previste dalla normativa”, sostenendo che “con l’atto di vendita di un bene si realizza unicamente la trasformazione del bene stesso in denaro e non in un aumento del capitale della società”.

La vicenda ci racconta benissimo che tra gli ottimismi della politica propinati all’opinione pubblica attraverso vere e proprie passerelle e la realtà della giungla della burocrazia c’è una distanze che quasi sempre è incolmabile.

Intanto, il Comitato Civico Patrimonio Termale  ha inviato una lettera di cinque pagine per richiedere l’istituzione di un tavolo tecnico per affrontare una serie di punti che fino ad oggi rappresentano ostacoli per realizzare un vero e completo bando per l’affidamento complessivo delle strutture termali.

Filippo Cardinale

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