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Teatro, “Una moglie da rubare” esce dal cartellone estivo per protesta. Monte: “L’assessore ha respinto le nostre esigenze”

SCIACCA. Che tra l’assessore Sino Caracappa e il regista Salvatore Monte (ex consigliere comunale) non ci sia feeling è un dato certo e lo ha sancito l’assenza dallo spettacolo apprezzato dal pubblico “L’agghiastru di Inveges”. L’assessore al Turismo e Spettacolo con la sua assenza ha errato due volte. Come assessore allo Spettacolo doveva “onorare” la sua presenza ad una leggenda musicale ideata da Monte che ha suscitato tante emozioni e sensazioni mettendo al centro della commedia un palcoscenico naturale, vera ricchezza di Sciacca. Uno spettacolo, quello di Monte, molto apprezzato. Compito di un assessore allo Spettacolo (che dovrebbe lasciare a casa propria i fatti personali) è quello di supportare l’impegno professionale di un concittadino.
Il secondo errore lo ha fatto da assessore al Turismo. La sua assenza è uno schiaffo alla valorizzazione di un luogo magico e storico. E’ la sede di uno dei più antichi ulivi in Sicilia.
Fatti questi due errori che ledono l’istituzione, vi è un terzo errore. Lo racconta Salvatore Monte sul suo profilo Facebook. “Cari amici, il 5 maggio 2021 avevo richiesto al comune di Sciacca le giornate del 20 e 21 agosto per la rappresentazione teatrale dal titolo “Una moglie da Rubare” scritta da Jaja Fiastri. L’Amministrazione mi ha oggi comunicato che, in quelle date, saranno presenti altri eventi all’interno dell’atrio inferiore del comune e che le date disponibili sarebbero state quelle del 18 e del 19 settembre. Al momento preferiamo debuttare in altre location per poi raggiungere la nostra città in un periodo in cui l’affluenza del pubblico può essere maggiormente garantita. Vi terrò aggiornati. Su tutto. Un abbraccio”.
Dunque, la commedia “Una moglie da Rubare”, che l’assessore delle meraviglie ha inserito nel palinsesto ne esce fuori per protesta, per mancanza di rispetto verso una compagnia teatrale che ritiene più “normale” allietare il pubblico nel mese di agosto, quando c’è più flusso e non al termine della stagione.
Il mancato accoglimento della richiesta di Salvatore Monte ha il sapore di una ulteriore presentazione di un conto che nasce da una seduta consiliare, quando Monte chiese all’Amministrazione di chiarire la posizione imprenditoriale dell’assessore al Turismo e Spettacolo rispetto ad un profilo di ipotesi di incompatibilità.
Del resto, in una città dove lo scontro è il sale della quotidianità, la politica ancora una volta ha offerto uno “spettacolo” di basso profilo. L’ultima estate dell’assessore (come amministratore) poteva chiudersi in modo migliore. Ma un profilo politico al di sotto della mediocrità è stato il denominatore comune costante da quando ha assunto la carica.
Filippo Cardinale
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