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STATO (IN)CIVILE, TRA UMIDITA’, DEGRADO E RISCHIO PER VOLUMI STORICI (fotogallery)

Da anni gli Uffici dello stato civile vivono uno stato di degrado preoccupante. Abbiamo, tempo fa, segnalato la vicenda con un articolo, ma si vede che al Comune hanno bel altro a cui pensare. La vicenda è grave per diversi motivi. Gli uffici sono pieni di umidità, con pareti scrollate e calcinacci che man mano cadono. Gli uffici dello stato civile conservano libri importantissimi che riportano dati dal 1820.

Solitamente non usiamo il termine “vergogna”, ma non riusciamo a trovare un’alternativa. In quegli Uffici dicono il “primo si” le coppie che poi celebreranno il matrimonio. E’ mortificante ospitare le coppie e i familiari in quell’ambiente malsano, brutto, degradato. Gli impiegati sono costretti a lavorare in un ambiente malsano, contro ogni regola della sicurezza del lavoro.

Ma usiamo il termine vergogna anche perché se tale stato dei locali fosse un’attività privata, i controlli sanitari e comunali farebbero chiudere la medesima attività, sanzionando pesantemente il titolare.

Stamani, mentre ero in quell’Ufficio era presenta una donna che doveva definire la registrazione del suo matrimonio all’estero. Aveva gli occhi tristi, quasi a pentirsi di deciso di vivere a Sciacca.

Terminiamo qui la nostra considerazione, lasciando spazio alle foto. Esse parlano abbastanza chiaramente.

Filippo Cardinale

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