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SP 44 SANTA MARGHERITA-BIVIO GULFA, UN PO’ DI BITUME ENTRO FEBBRAIO

Finalmente qualcosina si muove sullo stato di degrado del tratto di SP 44 Santa Margherita Belìce- bivio Gulfa. Entro la fine del mese verrà effettuato un intervento tampone da parte del Libero Consorzio di Agrigento. Ieri è stato effettuato un sopralluogo con il commissario straordinario Giuseppe Marino, l’ingegnere Filippo Napoli e il sindaco di Santa Margherita Belìce, Franco Valenti.  Entro il mese di febbraio si effettuerà un primo intervento con qualche camion di bitume di per eliminare le buche che maggiormente creano problemi alla circolazione, e pericoli.

Ma non è con interventi tampone che si risolve la grave situazione viaria. Il tratto di strada che va da Santa Margherita a Bivio Gulfa necessita di interventi strutturali importanti, previsti nel Patto per il Sud. Progetto che deve essere finanziato.

La questione sulla viabilità era stata, in precedenza, sollevata dall’ex vice sindaco Tanino Bonifacio, insieme al sindaco Franco Valenti. Una battaglia senza sosta, culminata lo scorso 29 settembre con una azione di protesta da parte del critico d’arte Tanino Bonifacio (non riconfermato in Giunta dal sindaco Valenti dopo la vittoria elettorale). Il critico d’arte scrisse l’ennesima e accorata  lettera alla Provincia Regionale di Agrigento e alle tutte le Autorità pubbliche come il Prefetto, la Procura della Repubblica e i Carabinieri per segnalare, in modo particolare, il gravissimo stato di pericolosità  nella quale versa l’importante arteria stradale provinciale che collega la città di Santa Margherita di Belìce con la contrada Gulfa e la Strada Fondo Valle Sciacca-Palermo.

“Considerato lo stato di grave pericolosità di questa arteria stradale, l’inadeguata manutenzione effettuata dalla Provincia Regionale di Agrigento  e la mancanza  di un’apposita segnaletica di avviso di pericolo, con la presente lettera si chiede a tutte le autorità in indirizzo un urgentissimo intervento, al fine di scongiurare il verificarsi di qualche incidente stradale che potrebbe compromettere la salute o arrecare  danni irreparabile alla  vita dei cittadini “scrisse Bonifacio.

Filippo Cardinale

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