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Sino Caracappa se la prende con i dipendenti in smart working: “Maggiore senso di responsabilità”

SCIACCA.    “Lo smart working rallenta l’attività della pubblica amministrazione. Un diritto non diventi un alibi. Si lavori per la città in questa difficile fase di ripartenza”. A dichiararlo è l’assessore al Turismo, Sino Caracappa e scavalcando la delega alle Risorse Umane in mao a Fabio Leonte, chiede “un maggiore senso di responsabilità e, anche, una verifica delle attività svolte”.

“Le disposizioni in fatto di lavoro agile nella Pubblica Amministrazione, inserite nelle misure di prevenzione anti-Covid, – dichiara – hanno comportato al Comune di Sciacca un evidente rallentamento delle operazioni in tutti gli uffici. Non volendo togliere alcun diritto ai lavoratori, chiedo che venga rispettato il diritto dell’utenza della città ad avere risposte immediate”, dichiara l’assessore Caracappa. Smart working che non è una prerogativa solo di Sciacca ma dell’intera Italia.

L’assessore Caracappa, senza porsi dietro veli, tira in ballo il personale e chiede ai dirigenti una “verifica”, una sorta di ispezione, “una ricognizione dei singoli dipendenti in smart working, relazionando alla Segreteria Generale sui carichi di lavoro e sugli obiettivi raggiunti”.

“È intollerabile che un legittimo diritto possa diventare l’occasione per penalizzare i cittadini e le loro altrettante legittime richieste”, conclude Caracappa.

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