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SFIDUCIA, SEDUTA IL 31 GENNAIO? C’E’ CHI SPERA NELL’ASSENZA DI CURRERI

Pare che in queste ore la Presidenza del Consiglio stia pensando di convocare la seduta il 31 gennaio. La conferenza dei capigruppo sarà convocata per definire i punti dell’ordine del giorno e la data della seduta consiliare che dovrà discutere sulla mozione di sfiducia.

La data del 31 gennaio ci perviene da voci di corridoio. Pare che l’ex maggioranza stia stuadiando le mosse per proteggersi da un probabile voto favorevole.

La cifra di 15 consiglieri comunali c’è. In queste ore si tenta di mettere in campo la strategia della tensione. Ad esempio, la data del 31 gennaio viene fuori da una probabilità che Curreri possa non essere presente perché è impegnato fuori sede per lavoro. In verità, il consigliere comunale gode del diritto a fruire dei permessi retribuiti per partecipare ai lavori consiliari. Lo ha già fatto a dicembre per la convocazione della Commissione che presiede.  Curreri, non ha firmato la mozione perché impegnato al lavoro, dichiarando, però, di votarla in aula e che sarebbe ritornato i primissimi di febbraio.

Insomma, si tenta di mettere ansia, tensione. Si tira in ballo, ad esempio, l’incertezza di Ambrogio che mira ad essere eletto al Consiglio provinciale e avrebbe interesse a non interrompere il mandato consiliare. C’è chi “gioca” sulla posizione di Pasquale Bentivegna che non ha firmato la mozione (l’unico del cerodestra a non aver firmato) pur ammettendo di votarla in aula, in attesa della posizione di Italia Viva.

Insomma, superato il primo step, quello della presentazione della mozione di sfiducia, atto che prima sembrava impossibile, adesso la fibrillazione nell’ex maggioranza sale.

La strategia della tensione, delle trappole, sembra ormai prevalere. Di certo, la gente sta a guardare e a misurare il livello di coerenza tra le parole profuse dai consiglieri comunali e i fatti.

Filippo Cardinale

 

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