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Settimana di un Carnevale che non ci sarà

SCIACCA. E’ la settimana del Carnevale, una festa che con l’emergenza coronavirus non si potrà svolgere. In una situazione normale questo sarebbe stato il giorno in cui cominciava l’assemblaggio dei carri allegorici in via Cappuccini.
La popolare festa saccense lo scorso anno era cominciata, ma si è interrotta dopo la prima giornata di sfilate a causa dell’incidente che ha provocato la morte di un bimbo. Una tragedia che, al di là dell’emergenza sanitaria esplosa pochi giorni dopo, ha segnato quella edizione e la segnerà ancora nelle successice.
Questa mattina un messaggio nostalgico arriva dall’ex assessore Salvatore Monte, uno che il carnevale lo ama e che ha seguito prima da tecnico e poi da amministratore.
“Può piacere o no ma è innegabile che questa sera mancherà qualcosa – ha scritto nel suo profilo Facebook ieri sera -. Per molti si tratta di una consuetudine mentre per altri il trasferimento dei primi pezzi dei carri allegorici, diretti in via Cappuccini, era un rito importante tanto quanto la festa in se.
Un codazzo di ragazzi, di amatori del carnevale di Sciacca, una scorta infinita che, con un sorriso emozionante, godeva per le prime soddisfazioni. Il nylon trasparente che svolazzava a destra ed a manca lasciava intravedere colori, mani, visi di pupazzi di diversi pezzi dei carri allegorici.
Queste piccole cose – conclude – mancheranno. Non a tutti, ovvio, ma ad alcuni mancheranno”.
Le riflessioni di Monte, come sempre, hanno fatto discutere. Molti sono d’accordo con lui, altri no. Com’è nella tradizione della città di Sciacca e di una festa che è tanto amata e tanto odiata.
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