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SCUOLA CATUSI, ADDIO FINANZIAMENTO DI 800 MILA EURO? NON CI SAREBBERO PIU’ I TEMPI

L’Italia è strana, la Sicilia lo è di più. Non parliamo della provincia agrigentina, terra pirandelliana, terra del Gattopardo, di Leonardo Sciascia, impietoso critico del suo tempo che è passato sulle nostre teste raggiungendo le nuove generazioni. E che dire di Sciacca, terra dalle mille potenzialità e nel contempo delle opere pubbliche incompiute che si completano dopo decenni ma che rimangono chiuse.

Il tema della sicurezza delle scuole è tra le priorità dell’Italia intera, lo è, ovviamente, anche nella nostra Sciacca dove le manutenzioni agli istituti sono temi da rimandare sempre. Ma quando c’è l’occasione per prendere al volo i finanziamenti, si riesce pure a perderli.

Storie di cavilli, di procedure complesse, di indicazioni della Regione (La solita mamma che combina guai, come la vicende delle terme)che dicono e non dicono. Un tutto questo contesto, è seriamente compromesso il finanziamento di 800.000 euro dalla Regione destinato alla ristrutturazione della scuola Catusi, incluso consolidamento. Il Comune compartecipa con 200 mila euro. Rimane salva la scuola delle Magnolie di via Leonardo Sciascia, i cui lavori sono stato appaltati, consegnati, eseguiti e completati.

Il tempo massimo per la rendicontazione delle spese del finanziamento, pena la decadenza e la perdita dello stesso, è il 31 dicembre 2017. Mentre per la scuola di via Leonardo Sciascia il finanziamento è stato di 500.000 euro, per l’edificio scolastico di via Catusi è di 800 mila euro.

La gara è stata espletata, il contratto firmato a maggio scorso. Da maggio a dicembre c’era il tempo utile per iniziare e completare i lavori di ristrutturazione. Ma il diavolo ci mette lo zampino. Sempre. La ditta classificatasi al secondo posto fa ricorso. La Regione invia alcune indicazioni. Viene assegnata alla ditta vincitrice. Ma la questione si ferma qui. Oggi è il 19 ottobre. Ad essere sinceri, per quanto veloci possano essere, molto probabilmente neanche i giapponesi riuscirebbero a iniziare e completare i lavori entro dicembre 2017.

Il risultato è che senza l’inizio e il completamento dei lavori non può essere, ovviamente, effettuata la rendicontazione. La Regione sarà ben lieta di revocare il finanziamento e destinarlo ad altri. Altro risultato è che si innescheranno contenziosi da capogiro che faranno sborsare tanti soldi. Ovviamente, la ditta che ha vinto l’appalto e non ha potuto eseguirlo per colpa di terzi non se ne starà a guardare.

Ma la cosa più grave è che Sciacca, quasi certamente, perderà il finanziamento e l’opportunità di consolidare, mettere in sicurezza e ristrutturare una scuola.

Il progetto e il finanziamento ha origine un paio di anni fa, con la giunta Di Paola. Si era riusciti a centrare un obiettivo. La politica, in questo caso, ha fatto il suo compito. Chi, invece, non lo ha fatto? E’ il caso che da Palazzo di Città si faccia chiarezza. L’assessore Annalisa Alongi, raggiunta telefonicamente dice che non si sta interessando della vicenda. Qualche notizia, invece, dovrebbe arrivare lunedì prossimo dall’assessore Gioacchino Settecasi per il quale “ci sono interlocuzioni in corso”.

Filippo Cardinale

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