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Scioglimento Consiglio comunale, il più “danneggiato” è Montalbano: perde 27.747 euro di indennità

SCIACCA. La perdita economica più consistente è quella della più alta “poltrona” dell’aula consiliare: la presidenza del Consiglio comunale, occupata da Pasquale Montalbano. Per lui niente più indennità di carica pari a 1.541,55 (al lordo) mensile. Il “danno” economico per Montalbano complessivamente è di 27.747 euro. Cioè le 18 indennità che non percepirà fino alla fine del mandato. Con lo scioglimento del Consiglio comunale, infatti, perde l’indennità. Per lui si vocifera un ingresso in giunta. Se così fosse sarebbe una palese dimostrazione di attaccamento alla poltrona e non solo. Ma siccome è un professionista serio, riteniamo eviti tale errore che darebbe alla gente la forte percezione di una politica che non mette al primo piano “il bene della Città”.

Diciotto mesi senza Consiglio comunale significa anche la non erogazione dei “miseri” gettoni di presenza per i consiglieri comunali, sia nei lavori d’aula che nelle commissioni consiliari. Roba da spiccioli, tenuto conto che si tratta di un gettone pari a 35,79 euro per consigliere (al lordo) per ogni seduta. Non ci saranno per i prossimi mesi i costi attinenti alle sedute consiliari e relative al personale, allo straordinario.

Rimane immutato, invece, il costo della giunta comunale che rimane in carica. Al sindaco continua ad essere erogata l’indennità di 1.723,83 euro mese (al lordo), al vice sindaco 942,06 (metà visto che non è in aspettativa). Agli assessori a tempo pieno va l’indennità mensile lorda di 1.541,55, a quelli non collocati in aspettativa vanno 770,77 euro al mese (sempre al lordo).

Le indennità dell’Amministrazione comunale sommano attualmente a 8.050,31 al mese. Fino alla fine delmandato costerà 144.905 euro.

Filippo Cardinale

 

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