SCADUTO VA OLTRE “POPOLARI PER SCIACCA” E LANCIA IL SUO PROGETTO CIVICO

Stefano Scaduto chiama a raccolta un numero folto di persone al teatro della chieda del Giglio per spiegare “la sua disponibilità” a essere protagonista di un  nuovo progetto civico. 

Erano presenti un centinaio di persone, nonostante la giornata piovosa. Stefano Scaduto, presidente del movimento dei Popolari per Sciacca (ma forse è meglio scrivere ex presidente) ha partecipato già alla competizione per la carica di sindaco, ma con un risultato non certo soddisfacente. La sua lista non arrivò al quorum e non scattò neanche un seggio al Consiglio comunale. Come candidato a sindaco prese 694 voti pari al 2,61%, mentre la lista riportò 418 voti pari all’1,67%. (Per la cronaca vinse Vito Bono con il 51,76% dei voti, davanti a Mario Turturici che siu fermò al 33,10%)

Ma questa esperienza è ormai riposta in soffitta. Oggi, Stefano Scaduto si presenta con un “nuovo progetto civico”. Il logo è in fase di ultimazione. “Dò la mia disponibilità” è la risposta alla domanda se si candida. Una risposta che non può avere altro fine se non partecipare alla competizione attraverso una lista e un progetto, diverso almeno nel nome dal movimento Popolari per Sciacca. 

“La disponibilità” di Scaduto può anche essere interpretata come opportunità di aggiungere un valore aggiunto alle altre forze politiche intyeressate alla competizione. 

Scaduto parla alla platea delle sue battaglie,tutte su temi di interesse collettivo e nei confronti della città. Fa uno spartiacque tra il periodo della giunta Bono e quello della giunta Di Paola. 

Spiega che è stato promotore di tante iniziative (parte come Centro Studi don Luigi Sturzo, parte come Popolari per Sciacca, pochissimo come Udc, del quale è stato per pochissimo tempo segretario cittadino. 

Battaglie e iniziative in direzione di una rinegoziazione del contratto con la Girgenti Acque, contro la consegna anticipata del depuratore, a favore del bilancio partecipato, a favore della riapertura del mercato ittico, per l’introduzione dell’imposta di soggiorno. Altre battaglie condotte da Stefano Scaduto sono state nella direzione di una maggiore trasparenza nella gestione degli appalti pubblici.

Ultima battaglia sostenuta da Scaduto è quella del Comitato per la trasparenza dei costi per la raccolta dei rifiuti. Scaduto è contro l’appalto a privati del servizio, ma l’iniziativa più concreta è quella del ricorso al Tar proprio per l’appalto del servizio vinto da una società di Sciacca. Un ricorso che, di fatto, sta bloccando la stipula del contratto e l’inizio del servizio. Scaduto contesta alcune incongruenze nel Piano Aro e nel capitolato d’appalto. 

Scaduto ha spiegato anche che il dialogo con Fabrizio Di Paola si spezzò sull’argomento dei parcheggi. “Un’anomalia unica in tutta Italia- ha detto Scaduto-. Un contratto nel quale il Comune non riceve un centesimo affidanto ampie aree di suolo pubblico”. Allora era stato nominato segretario cittadino dell’udc, partito che doveva sostenera l’alleanza di centrodestra il cui candidato a sindaco era Di Paola.

“Sull’argomento dei parcheggi pubblici- ha continuato Scaduto- Di Paola non intendeva proseguire il dialogo”. La questione finì poi con le dimissioni di Scaduto dall’Udc. 

Ma oggi, Scaduto sui presenta rinverdito e con un nuovo progetto, sempre di ispirazione civica. Intende candidarsi a sindaco con una propria proposta e lista. Work in progress sia per il lolo sia per il nome della lista. 

Si candiderà veramente, o lancia un messaggio di collaborazione e alleanza con qualche forza politica? La sensazione è quella che sia necessario che passino ancora dei giorni. Scaduto vorrebbe vedere anche l’effetto che fa gettando il sasso nello stagno.