Questa mattina abbiamo pubblicato un reportage che riguarda i tre torrenti, Cansalamone, Foce di Mezzo e San Marco, intasati da arbusti e residui dei nubifragi del 2016. Situazione di pericolo considerate le piogge in arrivo.
In mattinata giunge alla nostra redazione una segnalazione, corredata da foto, che dimostra come San Giorgio viva la stessa situazione, già segnalata al Sindaco dal Comitato. “L’alveo di un corso d’acqua nel versante nord della ss 115, proprio perché mai liberato dal cumulo di detriti accumulatisi nel tempo, comporta tutto quello che vediamo col rischio di compromettere l’incolumità degli automobilisti e l’allargamento delle case a San Giorgio”, ci scrive il Comitato, che sottolinea come “il problema è stato ripetutamente presentato all’Amministrazione comunale passata e presente ma pare che nessuno abbia responsabilità”.
La strada in fotografia è un percorso obbligato per potere entrare nella località balneare e uscire per Sciacca e Ribera. “I danni subiti a seguito dei nubifragi degli anni scorsi- continua il Comitato- hanno come paternità il completo abbandono degli alvei dei corsi d’acqua. Strade e case sono state un facile bersaglio della furia dell’acqua. È stata fatta la stima dei danni per un milione e mezzo si euro ma tutto è rimasto immutato. Persino la protezione civile, invocata per un intervento in piena criticità, se n’è lavata la mani. In quell’occasione c’era gente che non poteva entrare in casa”.
Filippo Cardinale
