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SAMONA’ ANCORA CHIUSO E VANDALI IN AZIONE. OGGI SCADE LA CONVENZIONE

Ancora un atto di vandalismo colpisce la città. Questa volta riguarda il teatro Popolare di Sciacca di Via Agatocle. E’ stata danneggiata e forzata la parte adiacente una della porte di ingresso alla Grande Sala.

Il consigliere comunale Salvatore Monte attacca l’Amministrazione comunale rea di “aver totalmente eliminato dai suoi programmi l’utilizzo dello stabile e la sua relativa valorizzazione”.  Poi Monte evidenzia come “dapprima la colpa è stata affibbiata” a lui per non aver pressato la Regione, negli ultimi giorni di mandato elettorale quando era assessore, “a stipulare una proroga della convenzione”. L’ex assessore sostiene che “da fonti certe sembrerebbe che qualche giorno prima  delle  festività natalizie la Regione Sicilia avesse rinnovato fino ad oggi, 28 febbraio 2018, la convenzione per l’utilizzo, da parte del Comune di Sciacca, del Teatro Popolare”.

“Peccato però che la struttura non sia stata utilizzata- continua-. Peccato che, ad oggi, non ci sia stata l’opportunità di assistere ad un solo evento.  Il Teatro, in quanto struttura, è stato snobbato dall’Amministrazione comunale. Triste ed amara verità”.

Ma domani, dunque, la convenzione scade e il Teatro,  seppur temporaneamente, ritorna alla Regione Sicilia, chiosa Monte.

Il Teatro Popolare venne inaugurato e reso fruibile nel 2014,grazie alla pregeveole iniziativa del Rotary Club.  Dopo il convegno del Distretto del clunb service, si svolsero diversi eventi di carattere artistico e privato organizzati sia direttamente dall’Amministrazione Di Paola sia da soggetti privati che operano nel territorio o nel mondo del managment.

Il nostro giornale, Corriere di Sciacca, organizzò l’edizione della Ferdinandea con ospite d’onore Carla Fracci.

“Un teatro che, seppur ancora incompleto, era diventato per molti saccensi un appuntamento fisso per godere di spettacoli di diverso genere, dal musicale al cabarettistico, dalla prosa alla musica classica. Tutti eventi che hanno permesso che il teatro diventasse un piccolo polo artistico della nostra città”, conclude Monte.

 

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