Salvatore Di Gangi è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di sciacca, Cinzia Alcamo, perchè il fatto non costituisce reato, dall’accusa di non aver ottemperato all’obbligo impostogli di versare alla Cassa delle ammende, a titolo di cauzione, la somma di 30.000 euro. Obbligo impostogli con l’applicazione della misura di sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno per la durata di cinque anni.
Di Gangi è stato difesto dal penalista saccence Giovanni Vaccaro. La pubblica accusa è stata rappresentata dal magistrato Lucio Giovanni Vaira.