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SACCENSI IN PIAZZA SCANDALIATO CON QUATTROZAMPE AL GUINZAGLIO

Si sono dati appuntamento in piazza Angelo Scandaliato molto saccensi in compagnia dei loro “fidi”. Un modo per dire che Sciacca non è quella che è stata inopportunamente e selvaggiamente dipinta in questi giorni da commenti senza freno sui social. Commenti che hanno avuto più il sapore di unodio “razziale” che un gesto di condanna rivolto al criminale che ha compiuto l’avvelenamento dei 25 randagi.

Una passeggiata per dimostrare che Sciacca ama gli animali, non li maltratta. E giusto la piazza Angelo Scandaliato è l’emblema della Sciacca che ama gli animali, a quattro e a due zampe. Anni fa, quando ancora i gabbiani non avevano fatto strage dei colombi mangiandoli, a mezzogiorno un addetto del Comune scendeva al centro della piazza a distribuiva il “pranzo” per i colombi. Era uno spettacolo che rappresentava concretamente il vero animo di Sciacca. Quella Sciacca vituperata ingiustamente e barbaramente da quanti hanno utilizzato i social per esprimere odio.

L’addetto comunale scendeva in piazza col mangime, i colombi atterravano per beccare. Il tutto in compagnia di tanti saccensi deliziati dalla scena. Resta in tutti noi di Sciacca lo sdegno profondo per la strage commessa da un criminale e la città spera con sincerità che venga presto assicurato alla giustizia. Ma non è solo il veleno ad uccidere. Si uccide anche con le parole. E le parole usate, da chi non conosce la realtà nostrana, hanno ucciso come il veleno. Hanno ucciso la dignità della Città e dei suoi abitanti, etichettandoli come assassini.

Per quanti hanno usato parole per riversare odio e sentimenti razziali, sarà di beneficio leggere la millenaria storia di Sciacca. Qui c’è stata la storia dagli albori, culla della civiltà, della cultura. Sciacca era la stazione termale dell’impero romano, Sciacca ha dato i natali a Mariano Rossi che, tra le tante opere, ha affrescato la reggia di Caserta. Sciacca ha dato i natali a Tommaso Fazello, storico e teologo tra più illustri d’Italia del 1500. Sciacca ha dato i natali a Ignazio Scaturro, uno degli storici più acuti della Sicilia. Sciacca ha dato i natali a Giuseppe Bellanca, pioniere della navigazione aerea. Sciacca ha dato i natali a Vincenzo Nucci, uno dei più quotati pittori d’Italia. Sciacca ha dato i natali all’artista Cosimo Barna, notissimo all’Accademia di Brera. Sciacca ha un unicum mondiale, le stufe di San Calogero. Sciacca ha la maestria delle ceramica. Sciacca ha anche l’unicità di avere il corallo di colore salmone, unico al mondo. Sciacca possiede tanto, e nello scrivere sinteticamente per spazio dimentichiamo tante eccellenze, tantissime per davvero.

Per tale motivo è necessario che quanti hanno gettato fango, e stanno continuarlo a farlo, leggano la vastissima e lunga storia di Sciacca. A loro beneficio, per crescere culturalmente e per avere l’opportunità di visitare una delle città più antiche e belle della Sicilia. A cominciare da stilisti animalisti dell’ultima ora, incluso un alto dirigente della Regione.

Filippo Cardinale

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