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Rottamazione ter, la nuova proroga rischia di saltare. Non sono stati approvati gli emendamenti alla Camera

ITALIA. Nonostante la pandemia continui e nonostante continua ad esserci lo stato di emergenza, il Governo pare non riuscirà a varare una seconda proroga al 30 aprile per come era nell’intenzione del Ministro all’Economia.

Prossima è la scadenza della rottamazione-ter prevista per il primo marzo 2021 (già prorogata dal decreto Ristori) per il pagamento delle rate scadute nel 2020 e della prima dovuta per il nuovo anno. Si allontana, pare, la possibilità di una proroga fino al 30 aprile 2021 che sembrava potesse essere inserita dal nuovo governo nel decreto Ristori 5 per dare sostegno a imprese e lavoratori che ancora fanno i conti con effetti della pandemia.

Gli emendamenti al decreto Milleproroghe che proponevano di rinviare la scadenza non sono stati approvati alla Camera e una possibile modifica prima della scadenza sembra improbabile.

Intanto per non perdere i benefici della rottamazione ter fissata al primo marzo,  il pagamento delle cartelle e del saldo e stralcio dell’anno 2020 deve essere effettuato l’1 marzo, mentre alla prima delle rate dovute nel 2021 si applica il termine di tolleranza di 5 giorni che cadendo durante i giorni festivi può essere rinviata fino al prossimo 8 marzo.

«Se il pagamento avverrà oltre i termini previsti o per importi parziali — si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate — , la misura agevolativa non si perfezionerà e i versamenti effettuati effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute».

Se non dovesse esserci la proroga sarà un salasso per molti. Le rate da pagare entro l’1 marzo sono 4 e con la crisi che attanaglia la gente e le imprese non sarà facile.

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