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RIFIUTI: MANDRACCHIA ATTACCA BRUNETTO. ASSENTI IN AULA I TRE CUSUMANIANI

Ore di dibattito, in Consiglio comunale, sull’emergenza rifiuti. Ore di tecnicismi o di narrazione di cronologie che per il cittadino valgono quanto il due di coppe mentre la briscola è a spade. Alla fine dei numerosi interventi, il cittadino non solo rimane ancora poco edotto su come finirà la lunga emergenza dei rifiuti che attanaglia la città, ma vede aumentarsi le sue perplessità al pari dell’aumento della spazzatura per strada e della bolletta TARI.

Se volessimo fare la cronaca del dibattito consiliare in corso sul tema dell’emergenza rifiuti, potremmo scrivere di una partita noiosa, tranne lo scoppiettante balzo in avanti del consigliere di maggioranza (ancora?) fino a giungere nell’area di rigore e mettere a segno un goal tanto desiderato.

L’intervento di Mandracchia mette in subbuglio quell’area stanca che si respira in aula. Ma un’azione di contropiede dà la sveglia. Il trillo scuote la sonnolenza quando Mandracchia oltrepassa Brunetto con un colpo a “cucchiaio” lasciandolo giù. Un cucchiaio che sottolinea come il componente di giunta, il più importante, “viene lasciato solo, registrando l’assenza in aula dei tre consiglieri comunali che fanno riferimento a Sciacca Democratica, Ambrogio, Guardino e Ruffo”. Un triplete che non è pensabile possa essere lasciato al concatenarsi di “improrogabili impegni”, come ha poi rimarcato il consigliere di Mizzica, Fabio Termine.

Mandracchia inizia con il Piano Aro specificando che “ha prodotto un ottimo risultato in termini di percentuale proiettando la differenziata dal 20% al 70%”. Mandracchia aggiunge che lo stesso Piano Aro è “stato migliorato con l’aggiunta di altri quartieri nel porta a porta”.

Poi finisce l’attività di riscaldamento e va giù. “Assessore Brunetto, una battuta gliela devo fare pure io. Io mi sono vergognato quando dopo poche settimane dal suo insediamento, su Facebook pubblicava le foto della città con la didascalia “com’era prima e com’è adesso”. Mi sono vergognato perché questo non me lo aspetto da un alleato, se così mi posso definire. Me l’aspetto dal consigliere Bilello, Termine, da altri dell’opposizione, ma da Brunetto sicuramente no. Ma ognuno risponde della azioni che fa. Adesso dovrei porle io la domanda: comè adesso, assessore Brunetto?”

Mandracchia continua. “Questa emergenza è figlia di una serie di fatti non governati bene. A Teleradiosciacca esce un articolo che dice i sovvalli provenivano da Gioia Tauro perché la società che ritirava il pergolato ci chiedeva una sorta di baratto, compensazione. Poi al sindaco spiegano che questi sovvalli ritornavano perché erano stati tracciati. Ma io dico, se adesso abbiamo difficoltà a capire qual è il sovvallo di Sciacca, come mai erano così bravi a identificare il sovvallo proveniente da Gioia Tauro? Delle due l’una; o sono sempre in grado di capire da dove proviene il sovvallo, oppure ancora oggi qualcuno ci sta mettendo in difficoltà, non l’amministratore di turno ma sta mettendo in crisi il sistema e tutta la città, ma anche la pazienza dei cittadini”.

L’affondo. “Ci era stato detto che la capienza della discarica era fino a settembre 2020, poi aprile 2020, poi settembre 2019. La verità è un’altra e cioè che con l’ingresso di tutti questi sovvalli provenienti da fuori, la capacità di abbancamento di è ridotta. L’assessore regionale Pierobon è venuto a Sciacca nell’estate 2018, nella sala Giunta, dove vi erano i vertici della Sogeir Gestione Impinati, l’Amministrazione, ci disse che il problema dei rifiuti a Sciacca lo potete risolvere all’interno di questa sala”.

Mandracchia, poi, rimarca la sua preoccupazione in vista dell’estate. “Vorremmo capire cosa dovrà succedere”.

Infine si rivolge al sindaco. “Lei una cosa doveva riconoscerla. Quando c’è stata l’emergenza dell’ottobre 2017, il sottoscritto, in totale autonomia, è andato a Palermo, in assessorato con cui il contatto era costante. Idem con la SRR. Abbiamo scoperto che la Sogeir Impianti non ha mai comunicato le chiuse al DAR, mai. Dopo le mie comunicazioni, il Dipartimento chiamò la Sogeir chiedendo conferma, cosa che la società confermò. Il 2 ottobre il sottoscritto andò a Palermo e il 6 di ottobre la Regione ha approvato il provvedimento per farci conferire a Siculiana. Nessun sindaco del territorio si era mai adirato con il Comune di Sciacca, al contrario di oggi nei confronti di un’ordinanza giudicata parziale”.

Per quanto riguarda l’impianto di compostaggio di Santa Maria, Mandracchia ha detto che “la saturazione ci era stata comunicata da marzo”. Per quanto riguarda l’ampliamento della discarica di Saraceno-Salinella, l’ex assessore ha osservato che “con il finanziamento approvato da poco, vedremo i risultati tra qualche anno”. E proprio sul progetto di ampliamento, Mandracchia scandisce: “Una bugia colossale. Era stato escluso dal finanziamento nel 2016 con decreto di Crocetta; ci son voluti 18 mesi per farlo riattivare. Se questo è l’interesse per dare una soluzione all’emergenza rifiuti in città, allora non andremo lontani”.

L’ultima chicca. “Noi abbiamo avuto difficoltà enormi per aver riassegnati i dipendenti che dovevano aiutarci nella collaborazione per fare le verifiche, all’interno dell’ufficio ARO; ci sono state tolte due unità, una non era mai venuta, perché Sogeir aveva necessità impellenti di avere figure tecniche che potessero assumere quel ruolo all’interno delle discariche. Il primo , ingegnere di Sogeir, è stato nominato amministratore unico di RiberAmbiente”.

Filippo Cardinale

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