La scorsa domenica abbiamo pubblicato una foto di una coppia di turisti svizzeri scattata mentre depositava un sacco di immondizia tra i rifiuti abbandonati, nella zona dopo il giorno prima erano stati rimossi i cassonetti. Il turista, con mail firmata e con tanto di indirizzo, ha inviato alla nostra redazione le scuse da porgere alla città. Spiega anche cosa è accaduto. La mail del turista è anche una lezione di buon senso e di civiltà, consapevole dello sforzo che la città sta compiendo per un repentino dalla raccolta indifferenziata e selvaggia, a quella del porta a porta differenziata. A volte si può sbagliare, ma è importante riconoscerlo e rimediare. Cosa che la coppia di turisti svizzera ha compiuto. La mail offre anche uno spunto di riflessione da cogliere: anche noi potremmo spiegare a chi abbandona i rifiuti che non è il caso di farlo e che ci sono modalità ben precise per la differenziata. Una spiegazione utile per conferire in discarica meno rifiuti, aumentare la differenziata, tenere pulita la città.
Egregio Direttore,
sono la persona ripresa nella fotografia pubblicata sul suo giornale qualche giorno fa e riguardante il deposito di un sacco della spazzatura.
In primo luogo desidero scusarmi sentitamente per questo gesto incivile effettuato in un Paese che sta compiendo grandi sforzi per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti.
Per contestualizzare l’accaduto desidero comunicare che da un giorno all’altro i contenitori dei rifiuti, presenti proprio in quel luogo, sono stati tolti e, in quel momento, non sapevo dove depositare il sacco. Con reticenza e profondo imbarazzo, ritenuto che erano già presenti altri sacchi e in abbondanza, ho pensato di lasciare anche il mio. Sbagliando. Il signore con la moto giunto in quel preciso momento (colui che ha scattato la foto), non mi è stato purtroppo di nessun aiuto. Sono però stato rimproverato, giustamente, e così ho raccolto il sacco che sono andato a depositare nei contenitori ancora presenti in zona Monte Kronio.
Farò presente all’Autorità comunale competente dell’accaduto di cui mi assumo la piena responsabilità.
Le chiedo cortesemente, se le è possibile, di pubblicare questa mia presa di posizione. La ringrazio e le porgo i miei più cordiali saluti.
Valerio Antonini