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Regione, buco da 319 mln nel rendiconto 2019. Musumeci striglia Armao, l’uomo dei flop dei bandi delle Terme

SICILIA. Un errore enorme che fa andare su tutte le furie il presidente della Regione Nello Musumeci. La Corte dei Conti consegna agli atti una durissima relazione di 83 pagine che dichiara ” l’inattendibilità ” dei numeri sui quali si regge il rendiconto 2019 approvato dalla giunta.

Un Musumeci imbufalito che invia una lettera all’assessore Gaetano Armao,  l’uomo che da anni illude Sciacca con un duplice flop sui bandi delle Terme. Una missiva nella quale che  l’errore “assume rilievo sia sul piano amministrativo che politico ” .

Musumeci sente il bisogno di un ritiro a Pergusa della giunta e dirigenti. Oggi ha convocato la giunta. L’incontro si è centrato sul bilancio e finanziaria davvero difficili da mettere insieme. E l’opposizione va già all’attacco con Antonello Cracolici: “Continuare a raccontare la storiella che il problema dei conti è frutto del passato è una bufala. Il disavanzo 2019, che era contenuto nel bilancio 2020 come disavanzo presunto, potrà certamente crescere. Nel bilancio 2021 ci deve essere la certezza dei numeri. C’è una grave responsabilità politica, innanzitutto dell’assessorato all’Economia”.

La Corte dei conti aveva in programma la parifica il 29 gennaio, data spostata a febbraio. Il rendiconto deve transitare nuovamente dalla giunta ma prima di aver corretto gli errori che i magistrati contabili hanno trovato con un controllo a campione sui capitoli del bilancio, e che dunque potrebbero essere solo la punta dell’iceberg.

I magistrati contabili hanno controllato 66 voci su 8.370 e hanno trovato 13 errori. Si tratta di sbagli minori ai Beni culturali (in due casi per un errore complessivo di 3.465 euro) e di difetti più macroscopici all’Economia ( 3 casi per un totale di oltre 376mila euro), alle Infrastrutture ( 3 voci per quasi 37 milioni) e soprattutto alla Formazione ( 5 errori per una voragine da 282,2 milioni). “I residui irregolari – allargano le braccia i magistrati contabili – costituiscono il 12,68 per cento della popolazione di residui attivi oggetto del campionamento “.

Musumeci è alla ricerca dei responsabili. ” Appare indispensabile – dice- accertare le responsabilità in capo ai dirigenti generali e ai relativi dipartimenti che hanno contribuito a determinare la necessità del ritiro. Sembra chiaro che le irregolarità derivino principalmente dal mancato rispetto di principi contabili e non possono essere attribuite a meri errori materiali, comunque non giustificabili alla luce delle conseguenze prodotte ” .

Alla Regione, esiste un assessore all’Economia che ha sempre minimizzato le questioni. Per lui la vicenda dei “residui attivi”  vanno “semplicemente” cancellati. Come al solito, si scaricano le colpe al passato, ai residui 2016 e 2017.

Ma Cracolici chiosa: “Il riaccertamento dei residui viene fatto ogni anno e quindi vorrebbe dire che da tre anni hanno continuato a fare riaccertamenti irregolari. La cosa paradossale è che a questo punto il disavanzo del 2019 non si conosce, l’unica cosa certa è che potrà solo aumentare rispetto a quello coperto con il bilancio 2020”.

Non è la prima volta che l’assessore Armao scivola sui conti. Lo fece anche con Raffaele Lombardo. Poi altre vicende si sono inanellate.

A Sciacca Armao è ben noto per la vicende delle Terme. Il 100% dei bandi è stato un flop. Due bandi su due si sono infranti nel nulla. Le Terme sono chiuse da cinque anni e lasciate al degrado. Lui promette miracoli, qualcuno, della politica, a Sciacca crede ai miracoli di un uomo che è stato assessore con deleghe importanti pur non essendosi mai misurato conb l’elettorato.

Filippo Cardinale

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