Filippo Marciante, presidente del PD di Sciacca e che riveste ruoli all’interno del partito a Roma, sfoga la sua perplessità (rabbia) sul suo profilo Facebook. Una perplessità che gli deriva dal fatto che il PD non riesce a individuare un proprio candidato alla Presidenza della Regione. “Possibile- scrive- che non riusciamo, noi del PD del centrosinistra, a fare la scelta più semplice e più giusta, ossia le primarie ? Perché altre alleanze con pezzi del centrodestra, nostro competitore e non alleato di schieramento?”
Ma le perplessità di Marciante non si fermano qui e seguitano: “Che senso avrebbe perseverare negli errori? Ritorniamo democratici, se ne siamo ancora capaci : a settembre si dia inizio alla procedura di istituzione delle primarie, diversamente non avremo chance”.
Del resto, anche a Sciacca, nelle recenti elezioni amministrative, il PD ha dovuto ricorrere all’esterno del partito per individuare il candidato a sindaco, poi eletto. Ma ciò che fa arrabbiare Filippo Marciante è il matrimonio politico con Alleanza Popolare di Angelino Alfano. Insomma, i “nemici di Sciacca” diventano preziosi alleati a Palermo (per le regionali di novembre) e a Roma (per le politiche della prossima primavera).
A pensare che durante la campagna elettorale il PD e il centrosinistra ne ha detto di mille colori sul centrodestra e su Alleanza Popolare, è difficile dare torto al presidente del PD di Sciacca. Ma in politica, ormai è certo, la coerenza è come una fisarmonica.
Filippo Cardinale