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Quando anche il sindaco Di Paola andò a Palermo a protestare per le Terme

SCIACCA. C’è un precedente nella storia delle proteste alla Regione di un sindaco di Sciacca. Esattamente sei anni fa (eravamo pure a maggio) l’allora primo cittadino Fabrizio Di Paola fu tra i protagonisti del sit in davanti la sede del governo regionale, a palazzo d’Orleans. La battaglia era guidata dai dipendenti stagionali che con la chiusura vedevano svanire il loro posto di lavoro (foto).

Non fecero una marcia a piedi, ma andarono a Palermo in autobus. Sindaco, consiglieri comunali, associazioni cittadine e lavoratori dell’azienda chiesero un incontro con il presidente della Regione che in quegli anni era Rosario Crocetta. Ma quell’iniziativa rimase fine a se stessa. Nei mesi e negli anni successivi ci fu un’intensa corrispondenza con gli uffici e il governo regionale, ma senza risultato. E l’allora primo cittadino veniva più volte accusato di un atteggiamento morbido, non incisivo. Molti avrebbero voluto proteste forti e plateali, mentre Di Paola preferiva il rapporto istituzionale.

Nei mesi precedenti la chiusura si proponeva da Sciacca un mini bando regionale per dare in gestione provvisoria l’hotel a un imprenditore privato in vista della stagione estiva e salvare così 55 i lavoratori stagionali). Ma si parlava anche di un tentativo di affidamento delle cure termali all’Asp di Agrigento.

Ma la Regione a marzo decise di chiude i battenti guardando ad un progetto di rilancio che è ancora aria fritta, a sei anni di distanza e con un governo regionale di colore diverso da quello precedente.

Giuseppe Recca

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