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PRONTI 85 LICENZIAMENTI TRA GIRGENTI ACQUE E HYDORTECHNE. COLPA DELLE INADEMPIENZE DELL’ATI

Note dolenti giungono da una provincia il cui livello di disoccupazione è allarmante. Le condizioni economiche spingono verso il licenziamento di 85 dipendenti della Girgenti Acque e della società “Hydortechne”.
Con una lettera, il gruppo che fa capo a Marco Campione ha annunciato ai sindacati che “non si intravedono misure idonee al contenimento dei costi soprattutto di investimento, se non con il ridimensionamento e la riorganizzazione delle attività affidate alla Hydortecne, con conseguente riduzione di personale, avendo le società adottato ogni possibile iniziativa atta a razionalizzare i costi aziendali”.

Ad essere colpita sarà soprattutto la società di cui è amministratore Pietro Arnone: saranno licenziati 75 dipendenti su 155 grazie all’esternalizzazione di alcuni dei servizi fin qui svolti dalla società creata nel 2014.

La Girgenti Acque chiude i bilanci in passivo da un pò di tempo. Vi sarebbero delle “diseconomie esterne”. Causate soprattutto, sostiene la società, “inadempienze e/o mancati riconoscimenti di partite economico-finanziarie da parte dell’Ati, che sono tra l’altro oggetto di azioni legali risarcitorie promosse dalla Società e che ancora oggi non hanno avuto riscontro”.

Il riferimento è al calcolo della tariffa, all’azzeramento del Fondo per i investimenti ma, soprattutto, alla mancata consegna delle reti da parte dei sindaci “ribelli”, che “ha privato Girgenti acque – si legge – di una parte fondamentale di risorsa idrica costringendola all’acquisto della società di sovrambito”.

Adesso si apre il fronte sindacale. Molto probabilmente, il fronte aperto dei licenziamenti risente dell’acuirsi dello scontro con l’Ati, che ha avviato le procedure per valutare l’eventuale risoluzione del contratto di fornitura.

Il gestore accusa l’ex Ato,oggi Ati, di aver consegnato impianti in cattive condizioni e senza alcuna informazione preliminare ma, soprattutto, di aver ostacolato la campagna per l’individuazione dei morosi.

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