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Processo Girgenti Acque, per il Gup inutilizzabili molte intercettazioni

AGRIGENTO- Il giudice per l’udienza preliminare ha dichiarato inammissibili parecchi atti di prova trasmessi dalla Direzione Distrettuale di Palermo alla Procura di Agrigento. Gran parte delle intercettazioni non potevano essere utilizzate perchè disposte nell’ambito di un altro procedimento che «non è strettamente connesso».

Cosa comporta? Nell’ordinanza del Gup viene stabilito che le intercettazioni ambientali e telefoniche disposte dalla procura palermitana possono essere utilizzate solo per il capo di imputazione relativo all’associazione a delinquere: per le decine di reati di corruzione, truffa e tanto altro quel materiale probatorio non potrà essere usato per giudicare gli imputati.

Le indagini avevano al centro l’ipotesi di una collaudata rete di corruttela messa in piedi dal dominus di Girgenti Acque, Marco Campione.

Professionisti, politici, uomini delle istituzioni e forze dell’ordine sarebbero stati a disposizione della società e, in particolare del suo presidente Marco Campione, in cambio di favori e posti di lavoro per familiari e amici. In cambio il potente imprenditore avrebbe avuto protezioni, favoritismi e vantaggi a tutti i livelli.

L’indagine Waterloo il suo perno principale nell’imprenditore Marco Campione, ex presidente  di Girgenti Acque. A lui si contesta di avere edificato un sistema di affarismo illecito a tutti livelli. Oltre al sessantenne imprenditore, titolare di una catena di aziende che operano nel commercio di diversi settori, erano finiti in carcere altri 7 collaboratori, poi rimessi tutti in libertà dal tribunale del riesame con diverse motivazioni. Fra i reati contestati: l’associazione a delinquere, il concorso esterno, l’abuso di ufficio e la truffa.

Tra gli imputati, nomi eccellenti di politici, professionisti, forze dell’ordine, l’ex prefetto Nicola Diomede, accusato di avere «salvato» Girgenti Acque da un’interdittiva antimafia, e l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè al quale si contesta l’accusa di finanziamento illecito al partito. Sotto accusa anche Giovanni Pitruzzella, avvocato generale presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, al quale si contesta il concorso esterno in associazione a delinquere.

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