Continua il processo d’appello per l’omicidio del saccense Michele Cangialosi. Ieri hanno discusso i difensori di Celeste Saieva, la moglie della vittima, imputata di omicidio e occultamento di cadavere con Nicola Piazza e Paolo Naro. Gli avvocati Agata Maira e Giovanni D’Aquì, ambedue del Foro di Caltanissetta, hanno spiegato le motivazioni dell’innocenza della loro assistita, chiedendone l’assoluzione. Celeste Saieva, prima della discussione dei suoi legali, ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Nell’udienza di ieri ha anche discusso l’avvocato Giovanni Todaro, difensore di Nicola Piazza, insieme all’avvocato Pino Scozzola. Il calendario delle udienze prevede il 12 e 14 giugno la discussione degli avvocati di Paolo Naro e di Nicola Piazza, difesi da Mauro Tirnetta, Aldo Rossi, Pino Scozzola. Il 28 giugno è fissata la data per le eventuali repliche e per la sentenza.
Il delitto risale alla notte tra il 20 e il 21 aprile del 2009. Di Michele Cangialosi non si seppe più nulla. Passarono mesi senza che si sapesse nulla di quest’ultimo. Poi la svolta. E’ stato il minorenne, condannato in via definitiva a 9 anni e 4 mesi di reclusione, ad accendere i riflettori su quella che era ritenuta una “scomparsa” del Cangialosi. Il cadavere fu poi ritrovato sepolto nella campagna della famiglia del Piazza.
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