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POLITICA, LILLO CRAPARO: “SCIACCA COME LA STRISCIA DI GAZA”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione sulla fase politica che sta attraversando la nostra città inviataci dall’ex sindaco della nostra città, Lillo Craparo. 

Caro Direttore, ho letto il “pezzo” da te scritto, in riferimento alla situazione politica a Palazzo di Città.  Hai fatto una analisi puntuale e realistica. Mi permetto osservare quanto segue. D’estate normalmente si depongono le armi e ci si gode il periodo di riposo. Questo non è avvenuto né avviene a Sciacca .Non passa giorno che non ci si trova di fronte a polemiche e  a scontri su tutto, pure su questioni secondarie. Gli scontri e le contrapposizioni ricordano la guerra continua che  i palestinesi e i cittadini dell’altra parte portano avanti per il controllo della striscia di Gaza.

È vero che non sono pochi i cittadini che dichiarano di non essere soddisfatti dei risultati raggiunti dall’attuale amministrazione per molteplici motivi, alcuni dei quali connessi con la poca esperienza dei componenti la giunta, in uno all’assenza di validi dirigenti,che siano di supporto al Sindaco e agli assessori.
Questo lo si sapeva, in presenza della scelta di alcuni cosiddetti “burocrati” di optare per la pensione anziché continuare a dirigere settori importanti e strategici di Palazzo di Città. 
Spiace apprendere che per questioni semplici, come l’apertura della nuova strada, realizzata all’altezza dell’ex tiro a segno alla Perriera, non si procede all’apertura, per un braccio di ferro tra chi vuole il senso unico e coloro che optano per il doppio senso.
Ci sono altre lamentele e rilievi, a conoscenza dei lettori de Il Corriere di Sciacca, e ai quali non mi sembra utile fare riferimento.
Da cittadino di Sciacca, che vive al Nord e che spesso ritorna in città, lontano da partiti e movimenti, auspico che, in coincidenza delle festività di Agosto, maggioranza e opposizione depongano le armi, rinviando a settembre l ‘eventuale scontro, che spero serva a dibattere sulle cause vere del mancato e pieno ambientamento della giunta Valenti, rimettendo al Sindaco e a coloro che l’ hanno sostenuto e lo sostengono, la delicata scelta se procedere a qualche ritocco , ad un rimpasto o all’azzeramento, richiesto da qualcuno.
Quello che è venuto fuori è  che, con tutto il rispetto per l ‘impegno dei singoli, così non si può continuare , e che qualche aggiustamento si rende necessario.
Mi rendo conto che mettere mano a questo non è  facile né politicamente indolore, ma occorre prendere atto della situazione, tentando di mettere una “pezza” alle tante cose che non vanno o per le quali probabilmente l’approccio non è stato quello giusto ed opportuno.
Lillo Craparo 

 

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