Cgil e Legambiente si sono rivolti al prefetto di Agrigento Nicola Diomede per sapere e in provincia ci sono “Piani comunali amianto” già predisposti, elemento indispensabile per studiare e mettere in atto con urgenza dei seri progetti di bonifica a partire dagli edifici pubblici, in modo da tutelare la salute di chi vi opera e degli utenti.
L’amianto, peraltro, nonostante sia stato messo al messo al bando dal 1992, continua a ricoprire tetti, anche di edifici pubblici, e a trovarsi in molti manufatti, per un’estensione stimata nella
nostra regione di ben 50 milioni di metri quadri, pari a centinaia di migliaia di tonnellate di un materiale che per legge dovrebbe essere individuato, rimosso e smaltito.
La legge regionale n.10 del 2014 prevedeva tempi strettissimi per le mappature, per le bonifiche e lo smaltimento (entro il 2017), a fronte di risorse assai esigue che, di fatto, l’hanno fin qui resa improduttiva. Per Cgil e Legambiente non è più rinviabile una verifica del suo stato di attuazione nella nostra provincia, mirata ad un rilancio delle attività in tutti i Comuni che la compongono.