I militari dell’ufficio circondariale marittimo di Sciacca hanno posto sotto sequestro l’attrezzatura da pesca di un’imbarcazione proveniente da Olbia, in Sardegna.
Si tratta di attrezzatura per la pesca del corallo, una pratica che non può essere effettuata se non con una speciale autorizzazione. Sul natante c’è anche una camera iperbarica e altri attrezzi professionali che servono per questa attività di pesca speciale che un secolo fa a Sciacca era molto fiorente.
Tutti sardi i cinque componenti dell’equipaggio. Il Circomare, guidato dal tenente di vascello Salvatore Calandrino, ha elevato sanzioni amministrative per seimila euro. L’imbarcazione si trova attualmente sottoposta a fermo presso il porto di Sciacca, e non può lasciarlo in attesa degli ulteriori accertamenti.
L’attività di pesca del corallo tra la costa africana e la Sicilia, negli ultimi anni è stata al centro delle attività investigative di varie Procure e sono in corso altri accertamenti per attività che viene svolta illegalmente e conta un grosso giro economico che coinvolge la malavita siciliana e quella campana, dove il corallo ha sempre avuto un ampio spazio nell’attività artigianale.
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