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PER PIPPO TURCO LA CONDANNA DI 5 MESI VIENE CONFERMATA IN APPELLO

La Corte di Appello di Palermo, III sezione Penale presieduta dal Giudice Napoli, ha confermato la condanna a 5 mesi di reclusione, pena sospesa, nei confronti dell’ex sindaco e consigliere comunale Pippo Turco, e ha disposto anche il pagamento delle spese giudiziarie in euro 4.300 , oltre le spese generali Iva e Cpa ed al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite da quantificarsi in separata sede. Turco è stato difeso dall’avvocato Carrara, del Foro di Sciacca.

I fatti risalgono al 2010. Pippo Turco era consigliere comunale di opposizione e sindaco Vito Bono. Durante le sedute del Consiglio Comunale di Sciacca, Turco riferiva di presunte corsie preferenziali per il pagamento del debito della ditta Bollara nei confronti del Comune di Sciacca.

Lo stesso Turco riferiva di un “…bigliettino…” consegnato all’allora assessore regionale Luigi Gentile per variare la destinazione urbanistica della zona nei pressi del ponte Cansalamone al fine di costruire un grosso centro commerciale.

Nelle sedute consiliari, inoltre, Pippo Turco accusava il sindaco del Vito Bono, di “…farsi gli affari suoi… e interessarsi solamente del pagamento del debito del suocero…”.

Le risultanze probatorie, invece, “hanno  l’assoluta portata lesiva delle dichiarazioni dell’imputato- dichiara l’avvocato Enrico Di Benedetto, difensore di Vito Bono, del Foro di Sciacca- il quale fra le altre cose era pienamente a conoscenza dei fatti relativi alla società Bollara nonché alla pendenza debitoria sorta negli anni 90 proprio quando il sindaco della città di Sciacca era lo stesso Consigliere Turco”.

“ La sentenza della Corte di Appello di Palermo- dichiara ancora l’avvocato Di Benedetto- è un ulteriore tassello, forse il più importante, nel complesso mosaico delle vicende processuali nei confronti del signor Turco. Un aspetto sicuramente importante e che merita di essere evidenziato è che la sentenza di primo grado confermata Corte di appello di Palermo solleva una questione relativa alla verità delle affermazione riportate dal consigliere Turco.   In sostanza lo stesso Giudicante ha affermato che le dichiarazioni proferite dall’allora consigliere non risultano essere vere e pertanto appaiono fortemente lesive degli interessi e dei diritti delle parti civili costituite”.

Per l’avvocato Di Benedetto, infine- appare utile sottolineare che l’istruttoria dibattimentale ha anche chiarito che il pagamento del debito fuori bilancio della società Bollara avrebbe dovuto essere calato nel bilancio molto tempo prima dell’insediamento del Sindaco Vito Bono prevedendo apposita copertura finanziaria già nel 2008 stante che diverse sentenze avevano già condannato il Comune di Sciacca al pagamento delle somme richieste dalla stessa società”.

 

 

 

 

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